La Fondazione Musk ha recentemente stanziato un milione di dollari per sostenere progetti legati alla conservazione del patrimonio culturale romano e alla ricerca archeologica. Questi fondi saranno divisi in due parti: la prima destinata a scavi archeologici e restauri, e la seconda a decifrare i papiri di Ercolano, grazie all’ausilio di tecnologie moderne.
Il ruolo dell’Istituto Americano per la Cultura Romana
La donazione sarà gestita dall’Istituto Americano per la Cultura Romana (AIRC), un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere la cultura romana nel mondo. Con l’obiettivo di supportare la ricerca, l’AIRC lancerà un bando che prevede la distribuzione dei fondi a archeologi, restauratori e storici, con scadenza il 31 marzo 2025. Ancient Rome Live, la piattaforma dell’Istituto, unisce la ricerca d’avanguardia alla partecipazione pubblica, mirando a sensibilizzare il grande pubblico verso l’importanza di conservare il nostro patrimonio storico.
La Vesuvius Challenge e l’intelligenza artificiale
Gli altri due terzi del finanziamento sono destinati alla Vesuvius Challenge, un’iniziativa volta a decifrare i papiri carbonizzati di Ercolano, risalenti all’eruzione del 79 d.C.. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, gli studiosi cercheranno di recuperare porzioni di testo dai rotoli bruciati dal vulcano. Questo progetto porterà alcuni papiri all’Università di Oxford, dove saranno scansionati con un acceleratore di particelle.
Il fascino di Elon Musk per l’antica Roma (e le critiche)
Il fondatore di Neuralink e SpaceX, Elon Musk, ha da tempo espresso una particolare ammirazione per l’Antica Roma. Sebbene il suo interesse per la storia romana abbia portato a dichiarazioni bizzarre, come la sua proposta di sfidare Mark Zuckerberg in un combattimento al Colosseo, il suo impegno per la conservazione di arte e cultura romane è indubbio. Tuttavia, non bisogna dimenticare che Musk è un esponente del grande capitale internazionale, con interessi che non sempre coincidono con quelli europei.
L’Europa e la sfida del “Make Europe Great Again”
Nonostante l’influenza di Musk, la salvezza dell’Europa può arrivare solo da interventi esterni? Sicuramente rappresenta una visione che si adatta alle esigenze di un mercato transnazionale, ma che non sempre tiene conto delle realità europee. Se vogliamo davvero riportare l’Europa alla sua grandezza, bisognerà guardare a nostre soluzioni, senza dipendere da figure esterne. “Make Europe Great Again” è una sfida interessante, che dovrebbero raccogliere tutti gli europei.