Alla fine non ce l’ha fatta il bambino di 11 anni di Collegno che un mese fa si era ustionato durante un esperimento di chimica.

Il bambino aveva il 57% del corpo bruciato. Riccardo Celoria, così si chiamava il bambino è morto oggi Venerdì 3 Luglio nel reparto di rianimazione del Regina Margherita. Il papà Piero disperato: “abbiamo sperato fino alla fine che si riprendesse anche se viaggiava tra alti e bassi, speranze e delusioni”.

Ricordiamo i fatti: Giovedì 28 Maggio la tragedia intorno alle 22,30 in via Gobetti dove il bambino viveva con la sua famiglia. Mentre Riccardo stava riproducendo degli esperimenti di chimica che aveva visto su Internet, una fiammata lo ha raggiunto provocandogli delle terribili ustioni. È stato immediatamente soccorso dalla madre che ha provato a spegnere le fiamme con una coperta. Anche la donna è rimasta ustionata.

Il 118 aveva trasportato il piccolo al Regina Margherita in condizioni disperate.
Riccardo avrebbe tentato di riprodurre il «Serpente del Faraone», un esperimento creato con un miscuglio di bicarbonato, sabbia, zucchero e alcol. Quella sera invece, nell’appiccare il fuoco, forse per una goccia in più di alcool, era stato investito dalle fiamme.

I carabinieri in casa hanno trovato il quaderno di scienze con degli appunti riguardanti proprio l’esperimento. La scuola Don Milani si era appurato nei giorni successivi che non avesse responsabilità in materia.
Riccardo è arrivato in ospedale in condizioni disperate per le gravi ustioni a faccia, mano e braccio destro, torace fino all’ombelico e mano sinistra. La prima operazione del 29 Maggio era durata fino alle 8 di sera. Nonostante una seconda operazione questa volta al cuoio capelluto il miracolo purtroppo non è avvenuto.

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