Il tumore della cervice uterina (o collo dell’utero) è la quarta neoplasia più frequente nelle donne dopo il cancro della mammella, del colon-retto e del polmone. Ogni anno nel mondo muoiono 300mila donne a causa di questo tumore, soprattutto nei Paesi meno sviluppati: è come se scomparisse all’improvviso poco più dell’intera popolazione di Firenze. In Italia si contano 1.500 nuovi casi ogni anno e 700 decessi, mentre per quanto riguarda la situazione in Regione Piemonte, si stimano circa 45 decessi e 200 nuovi casi all’anno.

Eppure la prevenzione, così come la disponibilitàdel vaccino contro il virus del papilloma umano (HPV) che causa proprio questo tumore, possono davvero fare la differenza. Per questa ragione l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato una strategia globale, acquisita anche dall’Unione Europea, con l’obiettivo di eradicare il tumore del collo dell’utero entro il 2030.

Il Piemonte, regione virtuosa, si à mosso bene e subito. La sua strategia vaccinale contro l’HPV prevede non solo l’offerta attiva e gratuita alle ragazze e ai ragazzi nel dodicesimo anno di età, ma anche l’estensione della gratuità della vaccinazione a: donne di 25 anni di età – in occasione della chiamata al primo screening per la citologia cervicale (PAP test); uomini con comportamenti sessuali verso persone dello stesso sesso; soggetti con infezione da HIV; donne con lesione pre-cancerosa CIN+2. Inoltre la Regione Piemonte prevede, anche in caso di adesione ritardata, il diritto alla gratuità senza limiti di età. Un modello esemplare quello piemontese, al momento unico in Italia e di cui forse non tutti sono a conoscenza. Utile per implementare la campagna vaccinale che la pandemia ha un po’ rallentato.

A questo proposito la Asl TO3 di Collegno e Pinerolo ha organizzato una campagna vaccinale straordinaria per recuperare le vaccinazioni per gli adolescenti, sospese durante la fase acuta dell’emergenza Covid. Tra la fine di agosto e la fine di novembre 2020 sono stati chiamati oltre 10mila ragazzi – tra gli 11 e i 16 anni d’età – invitati in 4 sedi dell’Asl e in 4 sedi dislocate sul territorio ed è stata offerta la possibilità di fare il vaccino ai nati nel 2004 e 2005, maschi e femmine in via gratuita.

È Natale, regalatevi la prevenzione”, esorta Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Sanità, Regione Piemonte. “Questo il mio appello a tutte le persone che sono eleggibili alla vaccinazione contro l’HPV. Non abbiate paura, anzi. I risultati dimostrano quanto questo vaccino sia efficace e privo di rischi. È una scelta che cambia drasticamente il rischio di poter sviluppare il carcinoma della cervice uterina e i tumori indotti dal papilloma virus. Aderite alla campagna vaccinale in età scolare, perché questo permetterà nei prossimi anni di non lasciar spazio di manovra a questo virus di circolare troppo nella popolazione e quindi ridurrà il numero di tumori che si presenteranno o le sue complicazioni. In generale ci saranno benefici per il singolo, ma anche per la collettività”.

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