Sta facendo parecchio discutere il “video di sfogo” del fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo. L’accusa di stupro sta riguardando suo figlio Ciro, che sarebbe, secondo l’accusa, il coautore di una violenza sessuale di gruppo. Il tutto due anni fa durante una vacanza il Costa Smeralda.
L’accorata difesa del figlio (secondo Grillo la ragazza era consenziente) stona parecchio rispetto alla propaganda “forcaiola e giustizialista” di questi anni da parte di Grillo. E così si è avuta una vera e propria ondata di critiche da sinistra a destra. L’imbarazzo si è avuto anche nel suo movimento, con post tiepidi – vedi Paola Taverna – di solidarietà nei confronti del leader. E così, fra i migliaia di commenti, soprattutto di sdegno per l’invettiva dell’ex comico, spunta chi lo difende.
Chi difende il video di Grillo
Tra questi c’è Xavier Bellanca, social media manager di Chiara Appendino. “Una vicenda semplicemente vergognosa. Forza Beppe”, scrive Bellanca. Tutto accompagnato da un cuore. A difendere il video di Grillo anche il commento del deputato Torinese pentastellato Davide Serritella. Nonchè Monica Amore, eletta in Consiglio Comunale e nella bufera per il post antisemita di qualche settimana fa (poi si scusò).
Scrive Serritella: “Forza Beppe. Mi dispiace per tutto ciò che state passando. Hai fatto bene a dire come stanno le cose. Aspettiamo la verità. Forza Beppe!”. Amore rilancia: “Forza Beppe non mollare, mi raccomando”.
Insomma, nel Movimento 5 Stelle anche il “giustizialismo” fa parte ormai del passato. Una volta si invocava quasi la “forca” per una indagine, adesso vince il garantismo. Che sarebbe una cosa positiva, se non ci fosse una denuncia molto grave di stupro da parte di una ragazza.