(Adnkronos) – "Quest'anno a Vallelunga per la decima edizione delle World Finals abbiamo avuto 97 vetture in gara in 4 categorie: è il record assoluto in un anno che ha già visto nei primi 9 mesi un risultato operativo superiore a quello dell'intero 2022. La Squadra Corse è motivo di orgoglio per Lamborghini, si muove sopra il break-even, ma soprattutto è una attività che ha un grande impatto sulla notorietà del nostro marchio". E' un bilancio positivo quello che Stephan Winkelmann, presidente e'ad della casa di Sant'Agata Bolognese, traccia a margine del weekend che chiude la stagione agonistica di Lamborghini e che ha visto Glenn McGee ed Anthony McIntosh laurearsi Campioni 2023 del Lamborghini Super Trofeo mentre Amaury Bonduel è il campione del mondo Pro. Un appuntamento che ha raccolto un grande successo di pubblico – "grazie anche al bel gesto dell'Autodromo di Vallelunga che ha regalato 10 mila biglietti" osserva Winkelmann – ma che ha anche ospitato il meeting annuale dei 184 concessionari Lamborghini, presenti in 54 paesi, che a loro volta hanno invitato clienti da tutto il mondo. Vallelunga è stata una vetrina importante – ricorda – "in un 2023 in cui abbiamo festeggiato i 60 anni del marchio, in cui abbiamo lanciato la Revuelto, presentato la Lanzador che anticipa il nostro futuro elettrico, e la SC63" il primo prototipo ibrido per le gare di endurance che il prossimo correrà nel campionato Wec. La partecipazione a queste gare con la nuova LMDh, aggiunge, offre "un equilibrio fra visibilità e investimenti, con cui si va a gareggiare con i migliori competitor: sarà molto importante capire quanto siamo competitivi da subito". Lamborghini è consapevole delle ricadute che questa nuova avventura agonistica può avere sulla percezione del marchio visto che – spiegano da Sant'Agata – già oggi l'account Instagram della Squadra Corse vanta quasi 4 milioni di follower, il dato più alto fra i team che non corrono in Formula 1. Ma Winkelmann sottolinea anche le ricadute dell'esperienza agonistica sulla produzione di serie: "il motorport è un laboratorio per il prodotto e in particolare la LMDh ci permetterà di testare le qualità di durata di molti elementi", con una attenzione particolare ai componenti della parte ibrida. "Ad aprile 2024 – anticipa – presenteremo la Urus plug-in hybrid e quindi sarà la volta del modello, anche questo a batteria, che sostituirà la Huracan. Ma ci tengo a dire che l'indicazione data ai tecnici è stata quella di fare auto in cui la batteria non è un peso da portarsi in giro ma che deve contribuire alle performance. Non a caso noi non parliamo di Phev (plug-in hybrid Electric Vehicle) ma di Hper, ossia High Performance EV". Nella strategia di elettrificazione di Lamborghini, ricorda l'ad, "le elettriche sono pensate per vetture più di uso quotidiano, come la Lanzador, che è una 2+2, o la prossima Urus. Per decidere sul futuro delle supersportive, invece, abbiamo ancora 3-4 anni: dobbiamo vedere cosa dice il legislatore" su biocarburanti e altro ma anche "capire quanto dopo il 2035 un motore a combustione interna puo' essere valido rispetto alla potenza di quelli elettrici". Nel frattempo, conclude, Lamborghini continuerà a crescere: "Abbiamo assunto ogni anno fra le 150 e le 200 persone e a breve speriamo di poter fare nuovi annunci in termini di occupazione. Noi non solo lavoriamo per creare sogni fatti di performance, tecnologia e design, ma lavoriamo anche per i nostri dipendenti, per l'Emilia, per il Made in Italy e per lasciare una azienda migliore di quella che abbiamo trovato". —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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