Gli sfratti per morosità e le aste immobiliari (su prime case abitate) sono sospese fino al 30 Giugno 2021, causa emergenza covid. Tuttavia, il blocco imposto per decreto non ha portato ad uno stop totale delle esecuzioni. Tutti gli immobili non abitati ma pignorabili hanno infatti continuato l’iter giudiziario.

Dall’1 Luglio non ci sarà comunque ancora il via libera totale agli sfratti: il decreto sostegni prevede, infatti, una ulteriore proroga per gli sfratti che sarebbero dovuti scadere il 30 giugno 2021. Un emendamento approvato all’ultima ora che prevede una doppia proroga. Dfferenziata a secondo della data del provvedimento di rilascio degli immobili.

Per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio e il 30 settembre 2020, il blocco si avrà fino al 30 settembre 2021. Per i provvedimenti di rilascio adottati dal 1 ottobre 2020 al 30 giugno 2021 il blocco si avrà fino al 31 dicembre 2021.

Il provvedimento è volto a tutelare chi ha avuto un danno dalla pandemia. Sia da un punto di vista economico/lavorativo, che quindi non è riuscito a garantire il pagamento del mutuo o dell’affitto. Dall’altra parte si sono creati malumori e proteste dalle parti lesa, cioè dei proprietari di immobili o di chi deve rientrare della morosità.

La soluzione dello “sblocco soft” cerca di accontentare entrambi le parti in causa.

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