L’11 ottobre 1933 nasceva l’Ufficio per la vendita dello zolfo italiano. Un “progetto” che aveva la funzione di aiutare i produttori italiani di zolfo al fine di contrastare la crisi della nostra industria zolfifera. A causa della forte concorrenza americana nel settore.

Nel 1940 il precedente Ufficio divenne l’Ente nazionale zolfi italiani, al quale vennero delegate una serie di funzioni. Come, ad esempio, stabilire un prezzo minimo di vendita, supportare a livello tecnico le aziende italiane, l’assistenza sociale per migliorare le condizioni lavorative.

In seguito alla seconda guerra mondiale, con la concorrenza americana e una forte richiesta mondiale di zolfo, la produzione in Italia riuscì a crescere dalle 33.000 tonnellate del 1944 alle 210.000 del 1951. In seguito all’abolizione del divieto di importazione di zolfi esteri in Italia, dovuto ad un accordo tra gli Stati d’Europa, l’ente venne posto in liquidazione.

Il mercato venne così liberalizzato ponendo fine all’industria zolfifera nazionale.

Rispondi