Il 27 Dicembre 1908 uscì il Corriere dei Piccoli, la prima rivista settimanale di fumetti italiana, pubblicata dal 1908 al 1996 con oltre 4500 numeri.

La pubblicazione fu ideata dalla giornalista Paola Lombroso Carrara, ponendosi come obbiettivo cardine l’educazione dei giovani di ogni classe sociale e soprattutto di riuscire a coinvolgere le classi meno abbienti e con un tasso di analfabetizzazione elevato.

La rivista era composta da fumetti a colori fino ad arrivare a riviste scientifiche e letterarie, mantenendo l’obiettivo iniziale: educare i giovani. Per riuscire nel suo intento la Lombroso dovette proporre il giornale a diverse testate giornalistiche, essendo comunque un progetto che avrebbe richiesto tecniche e attrezzature particolari, ma i giornali rifiutarono l’idea.

Il 27 dicembre 1908 esordì come supplemento del Corriere della Sera, al modico prezzo di 10 centesimi di lire, intitolato “Come fu”.
Lo scopo iniziale della Lombroso di rivolgere il Corrierino alle classi più povere svanì quando la dirigenza prese le redini del progetto e indirizzò la rivista ai figli della nascente borghesia. Sicuramente ben lontano dall’idea iniziale della giovane giornalista…

Il successo della rivista non si fece attendere e fra i più famosi personaggi dell’epoca non possiamo non citare Bilbolbul e Quadratino, tutt’ora apprezzati per l’elegante disegno Liberty e per il fantasioso surrealismo delle storie, che scherzano le une con la lingua, le altre con la matematica.

Dalla fine degli anni sessanta la funzione educativa si ridusse notevolmente fino quasi a scomparire, infatti alla fine del 1968 il formato venne ridotto di dimensioni e si iniziarono a pubblicare storie e contenuti per un pubblico più grande. Nel 1972 il “Corrierino” interruppe le pubblicazioni per lasciare spazio al Corriere dei ragazzi.
Negli anni 70 ci furono successi come “Gianconiglio”, “Redipicche”, “I Ronfi”, arrivando agli anni 80 con “La Pimpa” e “Diario di Stefi”.

La storia editoriale raccontò le trasformazioni della società italiana attraverso fumetti e storie, facendo divertire ed educare generazioni intere di giovani italiani che tutt’ora ricordano con simpatia quella rivista tanto amata in quegli anni di giovinezza.

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