A crearlo è stata un’azienda torinese della green economy, Alma Italia spa. Che ora lancia, tra i suoi mille azionisti, il concorso online per scegliere marchio e slogan che meglio identificheranno la società.
Un totale di settanta ettari di piantagioni di bambù tra il territorio piemontese, quello della Emilia-Romagna e della Puglia. Il “primo parco naturale italiano di bambù” sarà proprio ad Ivrea, “con l’obiettivo di accogliere nell’arco dei prossimi anni, percorsi educativi legati all’ambiente”.
Il bambù: info e curiosità
Partiamo con qualche curiosità sulla pianta di bambù. Può raggiungere un’altezza di 40 metri e un diametro di 30 centimetri, eppure di fatto è un’erba. Pur avendo il portamento di un albero, il bambù appartiene alla famiglia delle Graminacee (Poacee), la stessa di riso, grano e orzo. La sottofamiglia Bambusoideae comprende 1575 specie, a portamento arboreo ed erbaceo, che crescono in maniera spontanea in Asia, Oceania, Africa, America (meridionale, centrale e settentrionale).
Arashiyama. La magia della Foresta di Bambù
Il bambù ci trasporta nell’immediato nelle foresta più affascinante del mondo. A portarci in Giappone, in uno dei luoghi più famosi, turistici e amati di Kyōto: la foresta di bambù di Arashiyama. Al lembo settentrionale di Kyoto, ad Arashiyama, la foresta di bambù chiama a sé migliaia di turisti. Per una passeggiatina nel verde e per far fotografie agli alberi sottili, verdi e altissimi. In realtà sarebbe un rito ancestrale e intimo, l’uomo che se ne va nel fitto del bosco a cercare la sua via, la sua strada.