“La nostra priorità è riaprire: per questo abbiamo chiesto, per il 14 maggio, di valutare anche la fine del divieto di consumo all’interno dei pubblici esercizi”.
Così Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino e Presidente nazionale di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi. Che questa mattina ha incontrato in teleconferenza il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

“L’aver ristretto l’attività ai soli spazi esterni – afferma Banchieri – sta creando gravi difficoltà alle imprese del settore già stremate da oltre sei mesi di restrizioni. Senza una ripartenza vera, migliaia di attività rischiano la chiusura definitiva”.
A Torino, sottolinea, oltre 2.000 locali non hanno riaperto. Poco meno della metà (43%), lo ha impedito la mancanza del dehors. E in ogni caso, al netto del maltempo, chiarisce, le entrate derivanti dai dehors rappresentano meno del 20% della potenzialità del locale.

Per Banchieri servono anche nuovi interventi sul credito. “Prorogare le moratorie ma anche le rateizzazioni dei finanziamenti” e soprattutto “cambiare modello sui cosiddetti sostegni”.
“Bar, ristoranti, e le altre imprese del settore – spiega in proposito il presidente Fiepet – sono stati danneggiati dai provvedimenti restrittivi. Non dalla crisi dei consumi innescata dalla pandemia. Devono quindi beneficiare di interventi ad hoc. Non vogliamo aiuti o ristori, ma pretendiamo indennizzi reali per il calo di fatturato imposto dalle restrizioni. Gli indennizzi devono anche essere accompagnati da misure mirate al sostegno dei costi fissi. Suolo, affitti, rifiuti”.

Le richieste includono quindi “estendere la gratuità del suolo pubblico. E rinnovare per il 2021 il credito di imposta sugli affitti, e azzerare per almeno sei mesi la tassa rifiuti”.

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