Dopo il lungo periodo di lock down sabato 4 luglio 2020 in tutte le piazze italiane la Lega ha riaperto i suoi gazebo per raccogliere le firme contro la sanatoria dei clandestini voluta dal Governo, i vitalizi dei parlamentari e le cartelle esattoriali di Equitalia, ed a favore della pace Fiscale (oltre a proseguire con la campagna di tesseramento).
Anche la sezione Lega di Rivoli era presente con il suo gazebo, riscuotendo successo, e come ha affermato il Segretario Laura Adduce (che ha partecipato alla raccolta firme) “è stata un’emozione pura vedere così tanti rivolesi venire al nostro gazebo. Persone che credono in noi, nel cambiamento. Tanta bella gente che con buon senso ha voluto dire a grande voce “NO” alle cartelle esattoriali di Equitalia, ai vitalizi e alla sanatoria dei migranti clandestini. Bisogna ripartire da chi non ha voce. Viva la libertà!”. Al gazebo di Rivoli erano presenti anche i militanti della sezione, i Consiglieri comunali della Lega Lucia Garzone (Vice capogruppo in Consiglio Comunale), Aldo Casalicchio, Sergio Cogliandro e Manuela Mancin, l’Assessore comunale Alessandra Dorigo e la Senatrice della Repubblica Roberta Ferrero, che ha detto “la Lega si conferma come unica forza sempre sul territorio e tra la gente! A Rivoli mi ha fatto estremamente piacere rivedere una Via Piol vivace, negozi aperti e tanta gente; una speranza per la nostra economia pur nelle grandi difficoltà post covid”.
Al gazebo della Lega di Rivoli (così come è stato fatto nei gazebo della Lega in tutta Italia) sono state osservate le normative anti-covid-19: mascherine, guanti, gel igienizzante per le mani e distanza di almeno un metro tra le persone.
Il 4 luglio 2020 è stata una giornata intensa in quanto, oltre ai gazebo della Lega, a Roma il centro destra era in Piazza del popolo a Roma senza bandiere di partito ma con quella italiana, dove Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Antonio Tajani (Forza Italia) hanno parlato alle oltre 4 mila persone presenti (per rispettare le norme anti-covid era necessario non far accedere tanta gente in piazza), chiedendo elezioni in autunno; davanti al palco situato in Piazza del Popolo è stato messo uno striscione su cui è stata scritta la frase “Insieme per l’Italia del lavoro!”.