Dopo quasi un mese dall’inizio della campagna vaccinale sulla regione Piemonte, l’Asl To4 proietta i numeri dei dipendenti che hanno aderito al vaccino. Come riporta il commissario straordinario, Luigi Vercellino, su 4.226 dipendenti del mondo ospedaliero che gravitano sull’azienda sanitaria chivassese, hanno aderito alla campagna di vaccinazione solamente il 69% degli aventi diritto.

Il 31% del personale che lavorano sul territorio, ha preferito dire di no alla campagna vaccinale, ben 1310 persone.

“Le dosi somministrate fino ad oggi seguono la programmazione che abbiamo fatto col bilancino, per assicurare la seconda dose a tutti e per non ritrovarci nella condizione di non avere fiale per procedere con i richiami». Così, il Commissario dell’Asl To4, Luigi Vercellino, spiega il particolare momento che si sta attraversando con le grandi case farmaceutiche da cui si acquista a livello nazionale il siero anti Covid che hanno già annunciato tagli negli approvvigionamenti. Che gioco-forza coinvolgere anche l’azienda di riferimento del Canavese.

«Ad oggi – continua il numero uno della sanità locale – dal punto di vista generale, l’attività sta proseguendo come da programmazione, senza né ritardi né problemi particolari. Ma è ovvio che la mancata consegna di una parte di vaccini – 3 scatole al posto di 8 – fa si che la prima fase di vaccinazione si chiuderà in ritardo rispetto al previsto e il timeng è spostato a a fine febbraio».

Tradotto in numeri: anziché 7.800 dosi, per i tre hub abilitati, ne sono arrivati solo 2.925.
Ancora il Commissario Vercellino. «Abbiamo a disposizione fiale per chiudere la quota ce ci siamo prefissati, ma non per accelerare. Attualmente il personale dell’Asl è tutto vaccinato, o almeno quelli che hanno dato il consenso che è in linea con i dati regionali. Sono soddisfatto per la capacità di vaccinazione della nostra struttura, meno, purtroppo, per il numero di dosi che ci arrivano che non ci consente di procedere come avremmo voluto”.

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