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Auto cinesi prodotte in Italia, una svolta che potrebbe portare a conseguenze pesanti per l’industria automobilistica italiana. Se oramai su tutti i quotidiani e riviste specializzate è stata riportata la notizia del cambio di nome dell’Alfa Romeo Milano, ora Junior, oltre continente, c’è chi aspira a produrre le proprie auto cinesi nel nostro paese. Saltata la trattativa con il Gruppo Stellantis, secondo rumors di rete, il Governo è sempre più alla ricerca di partner asiatici pronti a investire in Italia. Ad essere a un passo dall’insediamento in Italia è la Dongfeng Motor, colosso cinese, che potrebbe arrivare a produrre oltre 100.000 auto elettriche l’anno. Numeri che sono nulla a confronto con quelli realizzati in Cina, paese dove la Dongfeng Motor nel 2017 ha prodotto oltre 2,8 milioni di auto. Nonostante una produzione oltre il milione di esemplari l’anno, porti a pensare che l’azienda automobilistica cinese abbia un legame forte con il territorio, nel corso degli ultimi anni, le immatricolazioni dei suoi modelli sono crollate, fino al 38% in meno in termini di richieste. Il CEO del Grupo Stellantis, Tavares, aveva avvisato nel corso delle scorse settimane, il Governo Meloni e il Ministro delle Imprese e del Made in Italia, Urso, nel caso di un insediamento in Italia di un’industria automobilistica estera, le ripercussioni sulla produzione e occupazione, potrebbero essere rilevanti. Un avvertimento non da poco visto anche ciò che sta accadendo a miratori, dove tra scioperi, sindacati e una produzione che si sta adeguando al fine di rendere la Fiat 500 elettrica più competitiva, la situazione è alquanto preoccupante. Le trattative con la Dongfeng Motor sono già in atto, l’azienda cinese è fornitore e partner di diverse case automobilistiche, tra cui anche Stellantis.
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