L’indagine della procura di Torino è stata avviata nel giugno del 2019 quando l’anziano era stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Dietro il gesto, questioni di natura economica.

Nel giugno dello scorso anno l’anziano era finito in gravi condizioni in ospedale, ricoverato in prognosi riservata, per aver ingerito liquido antigelo per motori, scambiato per una bevanda. Per l’accusa è stata la donna a farglielo bere per il timore di perdere la nuda proprietà della casa che nel 2016 si era fatta cedere, sempre con l’inganno. È questa la conclusione alla quale è arrivata la procura di Torino dopo oltre un anno di indagine sul tentato omicidio.

Nello specifico, nel 2016 la donna aveva accompagnato l’anziano da un notaio inducendolo a cederle gratuitamente la nuda proprietà della sua abitazione, senza che l’anziano avesse compreso la natura di quell’atto e senza informare l’amministratore di sostegno da cui l’anziano era assistito.

Temendo di perdere il possesso dell’immobile dopo l’impugnazione del provvedimento da parte dell’amministratore di sostegno e per timore che l’anziano ritrattasse la vendita, la donna, secondo i pm, avrebbe pensato all’avvelenamento per risolvere il caso.

Arresti domiciliari per una cittadina peruviana di 46 anni. I carabinieri la ritengono responsabile del tentato omicidio di un uomo di 88 anni di Susa, nel Torinese, di cui era la badante.

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