Lega Salvini Piemonte: Affidamenti e allontanamenti di minori, più di un caso su due relativo a incuria e motivi economici. Una seria prevenzione per garantire i bambini e le loro famiglie.
Presentando i risultati dell’indagine conoscitiva sul sistema degli allontanamenti e degli affidi di minori in Piemonte, la portavoce della Lega in Quarta commissione e relatrice di maggioranza del documento ha dimostrato come, a dispetto delle rassicurazioni fornite negli anni passati dalla sinistra, nel sistema dei problemi esistano.
E a dirlo sono stati gli stessi soggetti auditi nel corso delle sedute: concentrandosi sulle motivazioni degli allontanamenti, ad esempio, il 56% avviene per cause inerenti la “trascuratezza” o l’incuria, il 21% per le condizioni fisiche dei genitori, il 15% per problemi psicologici e solo il 14% per maltrattamenti in famiglia, a scapito di quanto è sempre stato detto. Da questo emerge che anche se le difficoltà economiche non possono rappresentare una ragione valida, in più di un caso su due sussistono delle problematiche di questo tipo.
Per invertire la rotta occorrerà innanzitutto mettere in campo un efficace lavoro di prevenzione, supportando le famiglie per evitare gli allontanamenti. E molti restano i nodi da sciogliere, a iniziare dalle linee guida delle quali si è dotata la Regione. C’è un disequilibrio tra il lavoro dei tribunali e degli assistenti sociali a favore di questi ultimi nel motivare gli allontanamenti, una lentezza eccessiva nelle misure emergenziali e nel rientro del minore nella famiglia di origine, la mancanza di una commissione di vigilanza regionale, la mancanza di risorse economiche e umane per evitare un turn over eccessivo del personale. E poi serve un organismo di controllo che verifichi cosa fanno tutti i soggetti coinvolti, un’uniformità delle segnalazioni, una risoluzione dei conflitti di interesse, oltre l’istituzione di comunità protette padri-bambino.
Il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte ha poi ricordato come per troppi anni si sia banalizzato che certi temi fossero di esclusiva competenza della sinistra, dimenticando che la Lega, i suoi amministratori e la Regione Piemonte hanno a cuore i temi sociali e vogliono lavorare per risolverne i problemi e migliorarne le procedure. Nessuno vuole dire che i bambini che hanno subito violenze devono rimanere con i loro genitori, ma come dimostrato dal caso Bibbiano bisogna sostenere le famiglie perché non si vedano strappare i propri figli a causa di fragilità economiche.
Anche per questo motivo, a livello nazionale bisognerebbe copiare le politiche dei Paesi del Nord Europa che garantiscono una contribuzione pesante alle giovani coppie che vogliono avere figli. E la Regione Piemonte molto potrà fare in questo senso, anche favorendo l’apertura di asili, gli asili aziendali o gli asili interni.