L’ennesima richiesta di incontro al prefetto da parte di commercianti e comitati di Barriera di Milano. A chiedere il confronto sulla sicurezza è Giulia Magro, commerciante di materiale elettrico.
“Le scrivo in qualità di rappresentante dei comitati Torino Nord Barriera di Milano, Noi di Barriera e PRO.MAR. Associazione Commercianti. Nati per rappresentare liberi cittadini e commercianti della zona di Via Renato Martorelli e zone limitrofe”.
Barriera, la lettera al prefetto
Il problema è sempre lo stesso: “scriviamo in merito alla situazione di degrado, spaccio e delinquenza che si è venuta a creare in tale zona” si legge nell’esposto.
E ancora: “Come da me segnalato in precedenti mail, la zona di Via Renato Martorelli angolo Via Bairo ed anche Via Martorelli angolo Via Rondissone risulta ormai in mano alla delinquenza”. La commerciante lamenta la formazione di “gruppi di spaccio” in una zona di Barriera, fino a poco fa poco interessata da tali problemi.
“La delinquenza – prosegue – ha organizzato gruppi di spaccio continuo di droghe. A partire dal pomeriggio e fino a tarda sera. Le bande, costituite da gruppi che vanno dalle cinque alle dieci persone, imperversano indisturbati. E poi il problema degli scippi in aumento nell’area: “inoltre si assiste quotidianamente a scippi. Minacce (anche alla sottoscritta) e aggressioni ad anziani e risse quotidiane. Rappresenta una forte criticità la presenza nei paraggi di una scuola elementare, i cui alunni, per fare ritorno a casa, devono assistere a questo indegno spettacolo”.
Il degrado è stato segnalato più volte
Diversi sono stati gli esposti, anche verbali. Si sono organizzate in merito anche manifestazioni e presidi. “Sono già stati fatti diversi esposti e segnalazioni. La situazione le è stata da me raccontata verbalmente nel corso della telefonata del 17 maggio c.a. ore 17,40”.
Giulia è stanca come molti cittadini e commercianti, di vivere nella paura e nel degrado. “Come ribadito al telefono – continua la mail della commerciante – la situazione è molto critica. La percezione di Noi cittadini è di vivere quotidianamente in un contesto malavitoso. Che mette a repentaglio la salute nostra e quella dei nostri figli. Per non parlare delle attività commerciali. E questo, malgrado la sua convinzione del contrario, basata su un non ben chiaro rapporto con la Circoscrizione. A supporto della nostra posizione vi sono moltissime testimonianze. Oltre a registrazioni fatte che in modo inconfutabile confermano le nostre affermazioni”.
I comitati di quartiere supportano l’iniziativa
La richiesta è supportata dai comitati di quartiere. Negli anni scorsi proprio il comitato “Noi di Barriera”, con portavoce Alberto Barona, aveva intrapreso diverse battaglie in merito. “Nel corso della telefonata le ho chiesto – continua la commerciante – un appuntamento nel quale analizzare la situazione. E magari cercare di trovare delle soluzioni. Ma l’impressione avuta, magari sbagliata, è che Lei e i suoi collaboratori siete molto restii ad ascoltare dalla bocca di chi rappresenta i cittadini l’amara verità”.
I commercianti di Barriera polemizzano con il prefetto
La percezione dell’abbandono da parte delle forze competenti è alta. Come sottolinea l’esposto: “La percezione che abbiamo è di essere stati abbandonati anche da chi dovrebbe tutelare e difendere la cittadinanza da questi eventi”.
“Ribadisco quindi – in conclusione – la richiesta di avere un incontro tra la Prefettura e i Comitati ed Associazione PRO.MAR. Che qui rappresento per una analisi serena della situazione. Auspicando che un quartiere di ‘periferia’ come il nostro sia tutelato dalle forze dell’ordine come qualsiasi altro quartiere. E soprattutto che i diritti costituzionali siano da Voi difesi, senza se e senza ma. Noi paghiamo le tasse – lo sfogo finale – e le forze dell’ordine hanno il dovere di difenderci da questi delinquenti. Non possiamo consegnare zone della città a bande di delinquenti e che agiscono in sfregio alle leggi e alla sicurezza di noi cittadini”.