Marito e moglie di Biella trasformano gli alloggi sfitti in un business della prostituzione. Gli affittuari prevalentemente donne e transessuali thailandesi, irregolari sul territorio italiano.

Un indagine partita nel 2019, grazie accertamenti condotti dalla Squadra Mobile di Biella che, analizzando siti internet che pubblicizzavano rapporti sessuali a pagamento. Trovato il palazzo in questione nel centro cittadino, e facendo appostamenti nella zona, hanno riscontrato un via vai sospetto.

Marito e moglie di Biella trasformano gli alloggi sfitti in centro città in case per la prostituzione

Durante l’indagine è emerso che una coppia del posto, marito e moglie di 54 e 55 anni, avevano la disponibilità di due alloggi sfitti nello stesso stabile dove risiedevano.

Alloggi gestiti formalmente come casa vacanza. Erano di fatto adibiti a case di prostituzione. Li cedevano in locazione per brevi periodi di tempo (al costo di 350 euro settimanali per singolo ospite o di 500 euro per due ospiti). Soprattutto a persone di origine thailandese, che li utilizzavano per prostituirsi.

Nella giornata del 23 novembre, la Polizia ha dato esecuzione, al termine di un’attività di indagine coordinata e diretta dal Procuratore Capo della Repubblica di Biella dott.ssa Teresa Angela Camelio della misura cautelare per la coppia e ha disposto il sequestro degli alloggi nel centro di Biella.

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