(Adnkronos) – I nuovi bonus GPL consentiranno di trasformare un’auto a benzina dotandola di un impianto a GPL, rendendola così bifuel.  Introdotto nel decreto incentivi promosso dal Governo Meloni, il nuovo bonus GPL potrebbe arrivare in un momento delicato ma anche perfetto, per convertire un parco auto circolante, obsoleto e inquinante.  Gli incentivi per l’installazione di un impianto GPL valgono per tutti quei modelli omologati Euro 4 o successivi, il contributo previsto è di 400 euro per la conversione in GPL e di 800 euro per quella a metano.  In attesa di esser approvato, il Governo ha stanziato 10 milioni di euro per il Bonus GPL. Sarà l’installatore a ricevere direttamente il contributo, sarà poi compito del costruttore dell’impianto, rimborsare la propria rete di installatori.  Il bonus sarà con molta probabilità, approvato a maggio, dopo la convalida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il decreto sull’incentivo passerà all’analisi della Corte dei Conti per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.  Il costo varia in relazione al modello della vettura, alla cilindrata e al frazionamento del motore (4, 5 e sei cilindri). La forbice di prezzi oscilla dagli 800 ai 2.000 euro.  Il reale vantaggio di una alimentazione bifuel, oltre alle basse emissioni, consiste nell’autonomia, è possibile sfruttare il serbatoio della benzina e quello del GPL, ma anche e soprattutto i costi di esercizio diminuiscono considerevolmente. In media un pieno di benzina costa 70 – 80 euro, quello di GPL è poco meno della metà. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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