Svelato il ‘mistero’ delle gemelle di Bussoleno, sono morte a causa delle esalazioni del monossido di carbonio emesse dalla stufa con cui riscaldavano l’abitazione, non si sono suicidate.
A svelare l’arcano è stata l’autopsia effettuata sui due corpi in avanzato stato di decomposizione.
Le due donne sono state trovate senza vita, martedì 26 maggio nella loro abitazione. L’ipotesi dell’avvelenamento del monossido era subito emersa anche se erano stati ritrovati due biglietti con le indicazioni da seguire in caso di decesso delle due donne.
Da mesi i vicini delle due donne non le vedevano uscire, così è partita la segnalazione che ha visto i carabinieri della Compagnia di Susa intervenire a Bussoleno.
Sul posto, insieme ai carabinieri erano giunti i vigili del fuoco che, all’interno della abitazione privata avevano rinvenuto un cadavere di una donna, ormai ridotto a uno scheletro. Era arrivata anche la sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo e il medico legale per cercare il cadavere della seconda donna ritrovato in camera da letto.