Emergenza sanitaria e lockdown hanno determinato un calo dei reati commessi a Torino. Nel giorno del 169esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, la Questura del capoluogo piemontese, con lo slogan ‘Esserci sempre’, traccia il bilancio della propria attività.
I reati commessi tra il 15 marzo 2020 e 15 marzo 2021 sono stati 92.163, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 114.902. Un calo del -19,79%. Per la maggior parte (76%) si tratta di reati contro il patrimonio, mentre quelli contro la persona sono il 6%.
I reati diminuiti
I dati confermano “l’efficacia del dispositivo di prevenzione e controllo del territorio”, osserva il questore Giuseppe De Matteis. Che parla di un “calo significativo” in corrispondenza dei periodi di lockdown. La diminuzione più sensibile riguarda i delitti contro il patrimonio. Dagli 88.790 dello scorso anno sono scesi al 70.089 (-21,06%). Diminuiscono furti (33.308) e rapine (992). Mentre salgono truffe e frodi informatiche (13,748), ma anche le estorsioni (407). Meno scippi (797), borseggi (5.703), furti in casa (5.283) e di automobili (2.809).
Significativo il calo dei borseggi confrontato all’anno precedente (10.116) con un -43,62%. Anche le rapine sono in diminuzione, -25,80%.
Meno reati per via delle limitazioni anti Covid significano di conseguenza meno persone denunciate e arrestate. Sono 10.465 quest’anno (l’anno precedente furono 12.141). Quasi tremila le persone arrestate (2.995, l’anno scorso furono 3.373).
Si è registrato un aumento di omicidi volontari: dai 17 quest’anno ai 12 dell’anno scorso. Aumentano anche gli omicidi colposi (45) ma scendono i tentati omicidi (32) e le violenze sessuali (da 223 a 168).
Calo reati per il lockdown, oltre il doppio invece i sequestri di droga
“In controtendenza il dato dei sequestri di droga, che vedono un aumento del 241% per quanto riguarda i cannabinoidi. Mentre l’eroina è ormai quasi sparita dal mercato”, sottolinea il questore De Matteis. “Questi numeri confermano l’esistenza di una domanda di stupefacente importante, rispetto alla quale il mutamento della condizione sociale determinato dal Covid-19 non ha inciso in alcun modo. Se non per le modalità – è l’analisi del questore di Torino – sono emerse infatti forme di spaccio mascherate. Ad esempio, da food delivery o da car sharing”.
La celebrazione del 169esimo anniversario della Polizia di Stato coincide quest’anno con il 40esimo anniversario della riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. “Un giorno importante, che avrei voluto celebrare al fianco delle donne e degli uomini della Questura di Torino. A loro va il mio pensiero, sperando che il mio saluto e la mia gratitudine per l’impegno quotidiano riesca a raggiungerli. Avrei voluto essere allo stesso modo tra i cittadini di Torino, la cui salvaguardia rappresenta il fine ultimo dell’agire della Polizia di Stato. Anche a loro rivolgo un pensiero di vicinanza, specialmente a quanti vivono un momento di difficoltà legato alla terribile emergenza che ancora stiamo vivendo. La Polizia c’è – conclude – i poliziotti di Torino sono al vostro servizio”.