A Candiolo i primi due interventi al mondo guidati dall’intelligenza artificiale su rene e prostata. La realtà aumentata diventa il ‘super occhio’ del chirurgo per vedere dentro il tumore.
Il rivoluzionario approccio è stato messo a punto dal team di urologi guidati da Francesco Porpiglia, Ordinario di Urologia del Dipartimento di Oncologia IRCCS Candiolo, Ospedale San Luigi dell’Università di Torino, e dagli ingegneri biomedici del Politecnico di Torino.
L’intelligenza artificiale all”ospedale di Candiolo
“Grazie all’innovativa applicazione della realtà aumentata, resa disponibile da un software specifico, le immagini del modello 3D presenti su un supporto digitale vengono ‘combinate’ e sincronizzate con le immagini intraoperatorie. – spiega Porpiglia – Ciò consente di sovrapporre l’organo virtuale alla parte da operare, permettendo al chirurgo di vedere in tre dimensioni l’interno del tumore in tempo reale. Ottimizzando notevolmente la coordinazione tra occhio e mano dell’operatore che non deve più spostare lo sguardo su un monitor esterno per vedere le immagini digitali”.
La tecnologia si sta rivelando molto utile per l’identificazione del tumore alla prostata. “Modulando l’ampiezza dell’asportazione così da preservare il più possibile le strutture nervose responsabili dell’erezione e della continenza urinaria”, e nell’identificare i tumori del rene nascosti all’interno dell’organo.
“Non possiamo curare con questo rivoluzionario approccio tutti i pazienti o tutti i tipi di tumore. I progressi degli ultimi anni ci fanno ben sperare. Ora abbiamo senz’altro un’arma in più contro la malattia”.