Venerdì 12 novembre, presso la Casa della resistenza di Verbania, si terrà la conferenza di Eric Gobetti, storico di riferimento dell’Anpi che, nel suo ultimo libro “E allora le Foibe?”, ha sostenuto tesi riduzioniste e giustificazioniste sulle Foibe e sui crimini commessi dai partigiani titini al confine orientale dell’Italia.
Addirittura, Gobetti ha definito la Foiba di Basovizza “un pozzo minerario abbandonato” e si è recato più volte nella ex Jugoslavia per rendere omaggio al sanguinario dittatore Tito. Come da fotografie da lui stesso pubblicate.
Come CasaPound Italia non possiamo accettare che queste ignobili tesi diventino materiale propagandistico di revisionismo storico nella città di Verbania. Ancora più disonorevole è che la conferenza di Gobetti sia stata omaggiata con il patrocinio dal Comune di Verbania del sindaco Silvia Marchionini. Eletta nelle liste del Partito Democratico. Il Comune, come istituzione democratica dello Stato italiano, ha il dovere di rappresentare tutta la cittadinanza. E, in questo caso, i 10mila martiri delle Foibe e i 350mila esuli giuliani, istriani e dalmati.
Per i motivi descritti, CasaPound Italia torna a far splendere il sorriso di Norma Cossetto, studentessa italiana rapita, violentata e uccisa, sui muri della città di Verbania. “Il suo sorriso contro il vostro odio”, la fotografia di Norma, simbolo dell’eccidio perpetrato dai partigiani titini contro la popolazione italiana, è stato affissa dai militanti della tartaruga frecciata in tutto il territorio della città di Verbania. Per ricordare ai cittadini la verità storica che Eric Gobetti vorrebbe infoibare con le sue tesi riduzioniste e giustificazioniste.