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Alberto Genovese, l'ex imprenditore re delle start up già condannato per stupro, è pronto a chiedere il rito abbreviato nel nuovo processo milanese in cui deve difendersi dall'accusa di aver abusato ripetutamente di due giovani, tra il marzo 2019 e il novembre 2020, nel suo appartamento in pieno centro a Milano. Presunti abusi che sarebbero stati messi a segno sempre con lo stesso schema, cioè droga, benzodiazepine e poi ore di violenze. "Il rito alternativo, oltre che per Genovese, è stato preannunciato in aula anche dagli altri due indagati e sarà formalizzato nella prossima udienza fissata per il 26 febbraio", spiega al termine dell'udienza preliminare davanti al gup Chiara Valori, l'avvocato Sabino Di Sibio che difende Daniele Leali. L'amico deejay è indagato per intralcio alla giustizia – per aver cercato di interferire nelle indagini – e spaccio perché avrebbe fornito lui la droga per le serate a Terrazza Sentimento e per le feste di Ibiza e Formentera, mentre di un episodio e di un tentativo di violenza deve rispondere l'ex fidanzata Sarah Borruso, la cui difesa oggi ha sollevato un'eccezione tecnica (respinta dal giudice). L'aggiunto di Milano Letizia Mannella e i pm Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro contestano a Genovese, in questo filone d'indagine, anche il reato di detenzione di materiale pedopornografico, si parla di "numerosissime fotografie/video" dal contenuto inequivocabile, e di intralcio alla giustizia per aver tentato di convincere, con soldi e regali, una delle partecipanti alle feste a parlare di rapporti consenzienti. L'ex imprenditore del web, difeso dagli avvocati Salvatore Scuto e Davide Ferrari, sta già scontando nel carcere di Bollate una condanna definitiva a 6 anni e 11 mesi per altri due episodi di violenza sessuale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)