Domenica 20 Marzo a Rivoli, si è celebrata la giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ciò in corrispondenza dei trent’anni dall’uccisione dei magistrati Giovanni Falcone (con la moglie e tre uomini della scorta) e Paolo Borsellino (con cinque uomini della scorta, tra cui una giovane donna) per opera di Cosa Nostra.

La manifestazione ha visto coinvolti uomini delle istituzioni, comandanti della polizia, carabinieri e forze armate. Oltre alla partecipazione dei vari rappresentanti dei comitati di quartiere. La cerimonia ha visto la deposizione itinerante di una corona, nelle otto aree intitolate alle vittime della mafia. Infine è stata intitolata, nell’area del quartiere San Paolo, un luogo a Pier Santi Mattarella. Presente anche qui, come negli altri luoghi, il presidente dell’ossevatorio antimafia ed il coro degli Alpini.

Presente anche la vicesindaco Laura Adduce. Di seguito un estratto del suo discorso pronunciato domenica: “la memoria è una delle forme della giustizia, mette le frasi e i punti lì dove vanno messi, sottolinea ciò che deve essere sottolineato. Tutti coloro che ignorano perchè vogliono ignorare, o non c’erano e non possono ricordare, o hanno dimenticato perché il tempo è trascorso, perdono il senso della giustizia. Come sosteneva Falcone, l’ignoranza contiene il seme della colpa, mentre la consapevolezza è l’inizio di ogni racconto che, in quanto tale, ha un inizio e una fine.

Giornata Nazionale dedicata alle vittime innocenti delle mafie…
a cosa serve? Beh, a parlare, a non vivere nell’ombra, nel silenzio. Ogni nome non è solo un nome da leggere, ma ogni nome è una storia da raccontare, un pezzo di verità”.

L’Amministrazione comunale ha depositato una Corona commemorativa presso le aree del Comune di Rivoli intitolate a: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Marcella di Levrano, Emanuela Loi, Don Puglisi, Lea Garofalo, Angelo Vassallo e Piersanti Mattarella.
“Le aree intitolate vogliono essere un tributo permanente a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata”.

Infine conclude la vicesindaco con le parole di Giovanni Falcone: “La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

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