A Chieri le “Case Gialle” Atc di via Monti sono ostaggio di una famiglia Rom: topi, blatte nei cortili e anche sui balconi. Oltre a rifiuti e addirittura mobili lanciati dalle finestre. Gli androni sono usati come latrine a cielo aperto. A denunciare il tutto gli inquilini delle case popolari, che si sentono intimoriti e minacciati da quello che definiscono – su La Stampa – “un manipolo di prepotenti”.
L’ennesima zona, questa volta nella cintura di Torino, ostaggio quindi di una o più famiglie rom. “Possiamo convivere – affermano gli inquilini – con tutte le etnie e religioni. Ma con loro risulta impossibile”. E ancora “ospitano anche per lunghi periodi parenti e amici. Che si stabiliscono con i loro camper e furgoni usando i porticati come toilette”.
Chieri, la famiglia rom nelle case popolari al centro della bufera
Il nucleo famigliare di etnia rom vive al primo piano della scala 17 del complesso di case popolari. La famiglia (numerosa) riceve pacchi spesa dalle associazioni di volontariato. “Scatole e scatolette vengono lanciate sul pianerottolo – tuona il consigliere Rachele Sacco -. Nonostante da Atc affermano di non aver mai ricevuto richieste di derattizzazione, la presenza di rifiuti e di camper e furgoni nell’area è in forte aumento”.
Soprattutto nei fine settimana “fanno festa e ballano fino a tardi – si lamentano gli inquilini – con le finestre aperte per il caldo, è impossibile dormire”. A tutto ciò, a fronte delle lamentele, si aggiungono le minacce e le percosse: “quando capiscono che ci siamo lamentati ci minacciano. Qualcuno di noi è stato anche malmenato, ma non osiamo denunciare” aggiungono i residenti.
Oltre a questo, nell’autunno, scritte di minacce sono comparse sui muri dei porticati. Sia verso gli inquilini che “fanno le spie”, che verso la consigliera comunale del centrodestra Rachele Sacco. Quest’ultima aveva denunciato pubblicamente la situazione.