Il comandante della polizia municipale di un comune nel Vercellese è indagato per stalking e violenza sessuale. Avrebbe approfittato della propria autorità di pubblico ufficiale per allungare le mani su una donna. La vittima lavorava in un ufficio comunale insieme a lui, i fatti si sarebbero svolti mentre si trovavano da soli. Anche verbalmente, secondo le accuse, pronunciò diverse proposte di carattere sessuale, mettendo la donna in posizione si forte disagio.

Le ipotesi di reato per lui sono stalking e violenza sessuale, con l’aggravante di avere commesso i fatti approfittando della propria autorità di pubblico ufficiale.

L’indagine sul comandante della polizia municipale nel vercellese

I fatti contestati risalirebbero all’anno scorso. Sarebbero andati avanti per almeno sei mesi. Durante l’orario lavorativo ci sarebbero stati apprezzamenti pesanti, che avrebbero passato il segno, allusioni chiare e dirette. Oltre a proposte di carattere sessuale esplicite, fino ad arrivare anche a dei palpeggiamenti. L’uomo avrebbe infatti fatto allusioni e proposte sempre nelle occasioni in cui i due si trovavano soli.

Atti che lei sarebbe stata costretta a subire, cercando di resistere all’uomo come meglio poteva per fermare gli atteggiamenti dell’uomo. Una situazione insostenibile, sulla vicenda sarebbero stati anche informati alcuni amministratori comunali del municipio in cui sarebbero avvenuti i fatti.

Stalking e violenza: la donna aveva chiesto il trasferimento

La donna aveva chiesto di essere trasferita in un altro ufficio o che fossero presi dei provvedimenti in merito. E alla fine sono arrivate ansie e paure, tanto che l’ipotesi di reato a carico del pubblico ufficiale è anche quella dello stalking.

Negli scorsi giorni sono state chiuse le indagini preliminari.
Attesa la versione dei fatti del pubblico ufficiale indagato e del suo avvocato difensore.

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