In una città carica di arte, di storia e di magia come Torino, il sogno di molti è quello di avviare un’attività di successo che diventi punto di riferimento per le persone del posto e per i turisti di passaggio.

Creare un nuovo luogo di aggregazione, lavorare a contatto con le persone e conoscere le loro storie, condividere un piccolo momento della vita della comunità sono tutti ottimi motivi per decidere di aprire un bar.

Ma come si apre un bar a Torino nel 2023?

Per prima cosa, devi scegliere il locale. Muoviti con ordine, andando dal generale al particolare scegliendo prima la zona, poi il quartiere e rendi via via più specifica la tua ricerca fino a trovare il posto che risponde a tutte le tue esigenze.

Non avere fretta, farsi prendere la mano dall’eccitazione è facile ma il rischio è quello di scegliere un locale che non ti soddisfa a pieno. Ricorda che il tuo bar sarà il luogo dove andrai ogni giorno per i prossimi anni, scegli con cura un luogo che ti faccia sentire a casa.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è ciò che le persone si aspettano da quella zona: se vuoi aprire un bar specializzato in colazioni e pranzi di lavoro, ti sarà molto più facile avere successo in una zona circondata da uffici e non nelle vie delle discoteche e della movida. Al contrario, se invece vuoi aprire un bar dove fare aperitivi e serate con musica fino a tarda sera, non scegliere una zona residenziale vicino a scuole e parchi giochi.

Qualunque sia la tua scelta, ricorda che il locale deve essere a norma di legge sia per quanto riguarda la sicurezza antincendio e le vie di fuga, sia in materia di accessibilità per le persone disabili o a ridotta capacità motoria. Se il locale è già attrezzato, sei già a buon punto, se non lo è dovrai investire una discreta quantità di denaro per assicurarti che tutto sia in regola prima di poter aprire al pubblico.

Aprire un bar, gli aspetti fiscali

Una volta che avrai trovato il locale perfetto, il passaggio successivo è aprire la Partita IVA. Dovrai scegliere il codice ATECO e il regime fiscale più corretti e più adatti alle tue esigenze e, per non sbagliare, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un consulente esperto come un commercialista che possa guidarti nelle scelte più vantaggiose.

Ad esempio, Fiscozen offre una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto, al quale potrai rivolgere tutte le domande sulla Partita IVA.

Con la stessa pratica, oltre ad aprire la Partita IVA ti iscriverai anche alla camera di commercio, all’INPS, per la pensione, e all’INAIL per l’assicurazione obbligatoria in caso di infortunio.

Come ultima cosa, dovrai rivolgerti allo sportello SUAP del comune di Torino per presentare la pratica SCIA e richiedere le concessioni per esporre l’insegna ed eventuale merce in vetrina.

Ricorda sempre che per poter lavorare a contatto con cibi e bevande, tu e tutti i tuoi dipendenti dovete essere in possesso della certificazione HACCP che per la regione Piemonte si ottiene con un corso di 16 ore ed ha una validità di 3 anni.

Quanto costa aprire un bar a Torino?

Una risposta univoca non c’è perché entrano in gioco troppe variabili. La maggiore e quella che sicuramente incide maggiormente è l’affitto del locale che, a seconda della zona e delle dimensioni, può andare dai 500€ agli oltre 5.000€ al mese.

Altri costi poi sono legati ai fornitori, alle materie prime che scegli di utilizzare, alla tipologia di prodotti e servizi che vuoi offrire ai tuoi clienti; ad esempio, se vuoi aprire un bar dove fare aperitivi e dopocena, con musica e magari anche un dj, devi mettere in conto anche il costo dei diritti d’autore da pagare alla SIAE.

Si stima che per aprire ed avviare un bar di medie dimensioni nella città di torino sia necessario un capitale a partire da 40.000€.

Esistono modi per risparmiare?

Uno dei metodi per ridurre i costi dell’apertura di un bar è quello di aprire un’attività in franchising; spesso con questa modalità i costi sono molto inferiori perchè è l’azienda principale a fornire l’attrezzatura, la formazione e spesso anche l’arredamento del locale. Il lato negativo di questa scelta è che sei limitato ad offrire i prodotti e i servizi dell’azienda a cui fai capo e non puoi dare spazio alla tua creatività.

La regione Piemonte spesso pubblica bandi di concorso che mettono a disposizione fondi per l’apertura di attività come bar e ristoranti. Anche in questo caso, puoi chiedere aiuto ad un esperto in materia fiscale per avere un aiuto e capire cosa fare e quali siano i requisiti per partecipare .

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