“Turbativa d’asta e corruzione” sono i reati ipotizzati nell’operazione ‘Molosso’, che ha portato la guardia di finanza a perquisire una trentina tra ospedali, Asl, aziende e abitazioni private. Interrotto, secondo l’accusa, un “malcostume diffuso, fatto di gare d’appalto truccate e di ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese”.

Indagate 19 persone e 5 società. Sono stati sequestrati conti correnti riconducibili a tangenti ricevute da un indagato. Ipotizzati danni al Servizio sanitario nazionale a vantaggio di un’azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nella fornitura di prodotti e apparecchiature mediche.

Nel mirino alcuni appalti per la fornitura di camici e divise per medici e infermieri stilate per l’accusa per favorire la multinazionale.
All’ospedale di Alessandria, le indagini avrebbero individuato la corruzione di un coordinatore infermieristico membro della commissione per l’appalto di prodotti e apparecchiature chemioterapiche, favorendo una specifica società.

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