Sabato 29 ottobre 2022 si è svolta una fiaccolata davanti al Consiglio regionale. Ad organizzarla è stato un gruppo di associazioni che si batte da tempo contro i metodi utilizzati “per strappare i bambini ai loro genitori”. Ed ecco che, nonostante da qualche giorno Allontanamento Zero sia legge, alcuni genitori non ci stanno rilanciando di fatto la protesta.

“Mai più Bibbiano” anche a Torino, è questo il grido dei manifestanti capitanati dalle associazioni. Essi hanno ringraziato Chiara Caucino per la “sensibilità e l’appoggio” dimostrato verso le famiglie “vittime di un sistema illecito”. Così Salvatore Salerno del Comitato Uniti per i Bambini, che da anni si batte contro quello che viene definito un “sistema”: “Ci auspichiamo – dichiara Salerno – che la legge sia attiva il prima possibile, così che i bambini possano tornare a casa, liberi e felici. Ci sono ancora – continua – molti altri casi Bibbiano: a Torino abbiamo fatto esposti ed aspettiamo convocazione da parte della Procura a tal proposito”. La fiaccolata è stata organizzata proprio per questa ragione: per fare luce su tutti gli altri casi.

Presente alla fiaccolata anche Matteo Rossino del comitato cittadino “Torino Tricolore”, da sempre al fianco delle famiglie e dei bambini. Rossino, che ha preso la parola, ha così affermato: “Siamo stati i primi a lanciare lo slogan Parlateci di Bibbiano, alzando il polverone che tutti voi sapete. Con allontanamento zero abbiamo vinto una battaglia – ha proseguito Rossino -, ma la guerra è ancora lunga. Il Piemonte è la testa di questa piovra che ha tentacoli in tutta Italia. Non ci fermeremo – ha concluso – finché ogni bambino non avrà riabbracciato i propri genitori. La famiglia è la soluzione, non il problema”.

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