Alcune persone cadono preda di alterazioni psicologiche o comportamentali relative alla manifestazione del proprio modo di essere che, non facendo parte del normale sviluppo psichico, determinano uno stato – maggiormente o minormente diffuso – di pericolo.
Talvolta tali patologie si manifestano attraverso atteggiamenti bizzarri e devianti dal senso comune, appartenenti dunque alla sfera dell’irrazionale, e si concretizzano in disturbi della condotta oppure della personalità. Molto interessante è l’analisi della tolleranza della società rispetto ai comportamenti di devianza. Gli interlocutori del deviato mentale talvolta manifestano nei suoi confronti un acritico senso di stima e di interesse.
Talvolta ancora giungono ad attribuirgli credito intellettuale ed a tributargli un ruolo politico . Poco importa se questo decide di nominare senatore il proprio cavallo oppure di presentarsi ad un evento pubblico indossando un casco da marziano e vagheggia rifondazioni filogovernative. Gli osannanti interlocutori non ne percepiscono lo stato di disagio mentale e lo acclamano perché probabilmente lo percepiscono come un loro simile. La malattia sociale può talvolta assumere la veste del delirio politico, diffuso e condiviso.
Altre volte si manifesta attraverso la semplice e ruffiana ricerca di una comoda sinecura in cui protrarre la propria parassitaria esistenza. Similes cum similibus, pares cum paribus, facillime congregantur…