L’Italia diventa “arancione”: da oggi, domenica 17 gennaio, cambiano colore 12 regioni, tra cui il Piemonte. Resteranno così per almeno 15 giorni, mentre le disposizioni del nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte resteranno in vigore fino al 5 marzo.
DPCM Gennaio, le novità
La prima novità è la possibilità di spostarsi nelle seconde case, anche se fuori Regione. Il divieto di superare i confini regionali non vale quindi per le seconde case, di proprietà o in affitto.”E’ comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione” dice il decreto, mentre nel Decreto Natale era dichiarato vietato.
Coprifuoco
Confermato il divieto di spostamento dalle 22 alle 5. Sempre salvo esigenze lavorative, di necessità o di salute.
Spostamenti
È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Lo spostamento verso una sola abitazione privata rimane consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Bar e ristoranti
Sospese tutte le attività di ristorazione, sempre consentito asporto (fino alle 22 per i ristoranti, la novità è alla limitazione fino alle 18 per i bar) e delivery.
Scuola
In presenza alle superiori almeno al 50% e fino a un massimo del 75%. L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.
Musei
Chiusi, a eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi.
Arrivano le zone bianche
Ovvero “le regioni con un livello di rischio basso” dove “si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti”, all’interno delle quali “cessano di applicarsi le misure di cui al presente articolo relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività ivi disciplinate, alle quali si applicano le misure anti contagio previste dal presente decreto, nonché dai protocolli e dalle linee guida allo stesso allegati concernenti il settore di riferimento o, in difetto, settori analoghi”.
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