Un Decreto legge con una linea dura, deciso per questo Natale 2020, per contrastare il Coronavirus. Ad annunciarlo è lo stesso premier Giuseppe Conte in conferenza stampa questa stasera in diretta (dalle 21,53, in ritardo di quasi due ore). Scatterà la zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi.
Nei giorni feriali, invece, si passerà alla zona arancione. È quanto stabilito (dopo un lungo braccio di ferro interno) da Palazzo Chigi sul nuovo Decreto Legge di Natale. Dopo ore di confronto durante il vertice governativo, il presidente del Consiglio ha parlato in tarda serata ai cittadini illustrando le novità del decreto: ecco la diretta.
Natale e Capodanno
Sono complessivamente 10 i giorni in cui sarà estesa a tutta Italia la zona rossa. 24-25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5 e 6 gennaio. In tutto il paese valgono dunque le regole finora adottate nelle regioni rosse. Sarà “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita” sia tra le regioni sia tra comuni e all’interno degli stessi salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio.
Negozi, bar, ristoranti
Sono inoltre chiuse le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi.
Bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e i pub, possono effettuare solo la consegna a domicilio e l’asporto.
Sport
È consentito svolgere sia attività motoria, “individualmente” e “in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione”, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed “esclusivamente all’aperto”.
4 Giorni in arancione
L’Italia sarà invece tutta arancione nei giorni ‘lavorativi’ all’interno delle due settimane delle vacanze natalizie: il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Rispetto alla zona rossa, le differenze principali: sono aperti i negozi ed è sempre consentito lo spostamento all’interno del proprio comune di residenza. Rimangono chiusi bar e ristoranti.
Il decreto introduce però una norma a favore dei piccoli comuni. Consentiti gli spostamenti dai paesi con una popolazione non superiore a 5mila abitanti per una distanza di massimo 30 chilometri “con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”».
Per tutto il periodo delle festività natalizie il governo ha introdotto una deroga ai divieti. Una deroga che sarà dunque valida sia nelle giornate in cui l’Italia sarà ‘rossa’ sia in quelle in cui sarà ‘arancione’ ed è quella per consentire comunque ai parenti più stretti di vedersi per il cenone “lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Conte: “Nel decreto Natale subito 645 milioni di ristori per bar e ristoranti”
Nel decreto legge sulle restrizioni per le feste di Natale il governo ha inserito anche i ristori per bar e ristoranti che dovranno chiudere nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio.
“Le misure restrittive e gli aiuti economici devono viaggiare insieme”. “Siamo al fianco” degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. “Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar“. “Con il nuovo dl ristori di gennaio – annuncia Giuseppe Conte – provvederemo a compensare delle perdite anche gli altri operatori” oltre ai ristoranti e bar “e creeremo al più presto delle misure perequative”.
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