Sìamo Futuro Piemonte ha aderito al presidio davanti al Palazzo di Giustizia “Bruno Caccia”, organizzato dai praticanti avvocati per chiedere certezze sull’organizzazione dell’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione forense.
Oggi si sarebbe dovuta svolgere la prima prova scritta che avrebbe visto coinvolti migliaia di praticanti avvocati, ma la comunicazione che non si sarebbero svolti è arrivata tramite un post su Facebook del ministro Bonafede.
Così in una nota Gabriele De Simone e Gian Marco Moschella, rispettivamente coordinatore del Nord-Ovest e responsabile piemontese del movimento Sìamo Futuro: “Abbiamo aderito anche noi al presidio perché pensiamo sia un’ingiustizia rinviare una prova così importante senza una certezza di date e modalità future.
Chiediamo, nel rispetto di chi ha svolto un lungo percorso di studi, che al più presto venga fatta chiarezza sui controversi aspetti di questa vicenda.
Non è accettabile che un ministro rinvii un esame senza dare spiegazioni a chi ha già terminato i 18 mesi (o più) di praticantato e ora si trova senza abilitazione per esercitare la professione.
Siamo scesi in piazza anche per difendere la dignità di tutti gli studenti che hanno scelto il percorso di studi di giurisprudenza, perché se, come si è annunciato, l’intenzione è quella di modificare l’esame da avvocato, il rinvio della prova di oggi denota un preoccupante disinteresse verso questa categoria”.