Oggi pomeriggio sotto la Regione Piemonte ha manifestato il mondo delle palestre. Con un lenzuolo bianco, come dei fantasmi per questo governo, hanno cercato di attirare l’attenzione delle istituzioni. Sono istruttori, proprietari di palestre, personal trainer, maestri di arti marziali o arti da combattimenti, i titolari e gestori di piscine che hanno voluto urlare al mondo “siamo invisibili come fantasmi”.
In piazza anche le Mascherine Tricolori
Anche una delegazione delle Mascherine Tricolori oggi ha partecipato alla manifestazione organizzata dal mondo del fitness per chiedere la riapertura delle palestre.
“La protesta di oggi è sacrosanta come lo è stata quella di qualche giorno fa dei ristoratori, due categorie, quelle delle palestre e dei ristoranti, tra le più colpite dalle assurde disposizioni del governo – hanno attaccato le Mascherine – Dopo aver speso migliaia di euro per adeguarsi alle norme anticovid, i gestori si sono visti chiudere le proprie attività senza nessun tipo di preavviso, per non parlare dei miseri aiuti giunti dal governo che sono del tutto insufficienti a coprire le spese e a dar da mangiare a chi ci lavora!”
“Lo sport non è solo un hobby ma anche salute, sia fisica che mentale. Le ricadute sul sistema sanitario che sta provocando la mancanza di sport tra obesità, ansia, depressione e patologie cardiocircolatorie sono enormi – hanno concluso le Mascherine – Le palestre e i centri sportivi vanno riaperti immediatamente, anche perché si è dimostrato che stando tutti chiusi in casa i contagi salgono ugualmente. Questo dimostra che è più sicuro andare ad allenarsi in palestra o a mangiare in un ristorante che stare a casa e organizzare le stesse cose per conto proprio.”
La Lega (al governo del Piemonte) ‘hanno ragione’
“La protesta del mondo dello sport piemontese – ha dichiarato il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni – è la riprova di come il governo non è stato capace di gestire le conseguenze economiche della pandemia. Prima ha chiesto a centinaia di imprenditori di sostenere costi sicuramente non trascurabili per mettere in sicurezza le proprie attività da un punto di vista sanitario, e poi ha comunque decretato la loro chiusura. Un atteggiamento schizofrenico che rischia di spazzare via un settore fondamentale per il benessere dei nostri cittadini, condannandolo all’incertezza più totale sulla possibilità di una definitiva ripartenza e senza considerare reali ristori per tutti i soggetti che di sport vivono”.
“Se sono d’accordo, che vadano contro il governo e ci facciano riaprire”, risponde però la piazza.