Ha preso il via oggi, nel tribunale di Torino, il processo per uno dei casi più misteriosi maturati negli ambienti del Palazzo di giustizia subalpino. La sparizione, avvenuta nel luglio del 2017, di due hard disk dell’apparato informatico nella sede delle ex Carceri Nuove.

L’imputato è Matteo R., guardia giurata in servizio all’epoca del fatto. Chiamato a rispondere di furto e danneggiamento, che respinge le accuse. Non è ancora chiaro, inoltre, se gli autori della sottrazione del materiale siano altri.

La vicenda è costata a un pm della procura, Andrea Padalino, un procedimento disciplinare concluso lo scorso febbraio – per il momento – con una “censura”. Il magistrato, in base al capo di incolpazione, all’epoca dei fatti aveva cominciato un’indagine a carico di due carabinieri della squadra di polizia giudiziaria. Senza però procedere all’iscrizione nel registro degli indagati. Padalino, sospettato di una serie di irregolarità, è ora sottoposto a procedimento penale a Milano.

Oggi in aula sono sfilati i primi testimoni. I difensori di Matteo R. hanno chiesto a un sottufficiale della guardia di finanza se fosse a conoscenza di “ipotesi di collegamenti tra furto e indagini private”. “Non ricordo – è stata la risposta – se qualcuno ne parlò. So soltanto che il dottor Padalino mi incaricò di guardare dei video. Lo feci e gli inoltrai l’annotazione”. Quanto alla situazione ‘interna’ alla procura di Torino, ha detto che “io non facevo realmente parte della squadra di polizia giudiziaria. Perché all’epoca ero ‘distaccato’ in procura dal Comando e lavoravo solo con Padalino. Comunque con i colleghi avevo rapporti amichevoli”.

La posizione dei due carabinieri toccati dai primi accertamenti fu poi archiviata nel 2018. La procura verificò che i dispositivi furono asportati alle 14:07 e alle 14:25 del 9 luglio. Il primo militare aveva lasciato le Nuove alle 12:30, l’altro prima del furto del secondo dispositivo. Gli hard disk riguardavano la “stazione master” dedicata alla supervisione di diversi apparati, tra cui l’impianto antintrusione.

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