Torino, Piazza San Carlo, 3 giugno 2017. Una serata che avrebbe dovuto essere una festa per i tifosi bianconeri si trasforma in un incubo. Il panico, la calca, il caos. Tre vittime, 1.672 feriti, una ferita aperta nella storia della città. Ma anche una svolta epocale per la gestione della sicurezza negli eventi di massa.

“Finale da incubo”: il libro che racconta una tragedia

Nel suo nuovo libro “Finale da incubo”, il giornalista e scrittore Antonio Grasso ripercorre gli eventi di quella sera attraverso una testimonianza diretta e coinvolgente. Presente in piazza San Carlo come inviato, Grasso descrive con precisione i momenti di terrore e le conseguenze di una gestione dell’ordine pubblico rivelatasi inadeguata.

Il volume, pubblicato da Etabeta, non si limita alla cronaca, ma approfondisce il legame tra la tragedia e altri eventi drammatici della storia di Torino, inserendoli in una chiave esoterica e numerologica. Dai fatti dell’Heysel del 1985 all’incendio del Cinema Statuto del 1983, passando per il disastro di Superga: c’è un filo oscuro che lega queste sciagure alla città della magia.

Le nuove regole per la sicurezza negli eventi di massa

Oltre all’analisi storica e simbolica, il libro evidenzia anche il profondo impatto normativo della tragedia di Piazza San Carlo. L’evento ha portato all’introduzione della circolare Gabrielli, una normativa che ha rivoluzionato i criteri di sicurezza per eventi pubblici, rendendo obbligatori controlli più stringenti e misure preventive più efficaci.

Contributi esperti e una dedica speciale

La prefazione del libro è curata dall’opinionista televisivo Massimo Zampini, mentre esperti come l’avvocato Loredana Cavalcante e la psicologa Laura Sola forniscono approfondimenti legali e psicoanalitici sugli eventi e sulle conseguenze per i sopravvissuti.

Il volume è dedicato alle 3 vittime di Piazza San Carlo e alle 39 dell’Heysel, un tributo a chi ha perso la vita in quelle tragiche notti.

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