Ancora novità sul mondo del gioco: secondo le ultime indiscrezioni, infatti, il Ministero della Sanità starebbe pensando ad una tassa di scopo da applicare a quei pagamenti elettronici per le attività di gioco, alle vincite e alle concessioni di gioco online. L’inflazione ha fatto il resto, unita ai costi dei rinnovi contrattuali dei medici ed oltre un miliardo di rimborsi da parte delle industrie del biomedicale. In totale il finanziamento pubblico della sanità italiana perde per strada 15,2 miliardi di euro totali, secondo i dati più recenti del Documento di economia e finanza del governo. Tra 2021 e 2024 il fondo sanitario aumenterà a 132,7 miliardi, circa cinque miliardi in più ma in termini di reale capacità di spesa si farà un passo indietro dell’11,5%. L’inflazione sanitaria insomma galoppa. 2,5 miliardi invece andranno per il rinnovo contrattuale dei camici bianchi.

Soldi già messi in gioco dal Governo ma comunque vincolati.

La difficoltà è all’orizzonte e le regioni procedono di conseguenza, tra tagli di prestazioni e blocco di assunzioni. Il contrario di quel che serve per migliorare una situazione di stallo ormai impantanata da decenni, ingigantita poi dalla pandemia. Intanto nuove strutture ospedaliere e sanitarie, finanziate dal PNRR, vedono l’ingresso solo di mura e macchinari. I costi per medici e infermieri invece ingigantiranno il buco del fondo sanitario. Cose che sa bene il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Quel che manca nel fondo, sarà cura delle regioni. Verranno risparmiate cure inappropriate e reparti ospedalieri che vanno sotto giri con tassi di occupazione dei letti a volte sotto il 50% mentre in altri manca spazio. Schillaci ha dalla sua un asso nella manica: “Una tassa sul gioco per finanziare la sanità, d’accordo con l’idea di Zaffini, presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama” – commentano sicuri da CasinoSicuro.it.

Insomma, per la sanità va fatto bingo: “Si pensa ad una fiche su giocate e scommesse effettuate con strumenti di pagamento elettronico, che oggi non rientrano nel prelievo erariale – continuano – ma potrebbe esserci un incremento sulle vincite e sui canoni di concessione dei giochi online”. Insomma una tassa di scopo che finanzi la sanità pubblica ed aumenti la tracciabilità del gioco e dei giocatori: “In questo modo si potrebbe però arrivare ad una realizzazione concreta dell’eccesso di gioco e ludopatia”, continuano da CasinoSicuro.it.

Resta un dubbio sull’applicabilità di questa manovra: “I tassi in aumento, come deciso dalla BCE, porteranno ad un incremento degli oneri sul debito pubblico. Rendendo difatti inapplicabili gli spazi di manovra per il prossimo anno”, concludono da CasinoSicuro.it.

Rispondi