Ciao Lorenzo, raccontaci in poche righe chi sei.

Ciao e grazie per l’intervista, mi chiamo Lorenzo Garbiero, ho 33 anni, sono di Torino, istruttore, personal trainer, fondatore della squadra di powerlifting: LA MOLE POWERLIFTING.
Sono nel mondo della palestra da oramai piu di 10 anni, appassionato di sport e sollevamento pesi.
Lavoro a tempo pieno nella palestra Armonia Club a torino, metto a disposizione a tutti coloro che vengono da me, la mia conoscenza per far ottenere alle persone ciò che desiderano in ambito sportivo, in particolare coi i giovani cerco di farli avvicinare alla disciplina sportiva del powerlifting, sport sano con la s maiuscola, sport di squadra benché la prestazione sia individuale e sport, a mio avviso, molto rigenerante a livello mentale.

Se dovessi spiegare in poche parole a una persona che non hai mai praticato pesistica cos’è il powerlifting, come lo faresti?

Sicuramente il powerlifting è uno sport che può essere praticato quasi da tutti, di tutte le età, di tutte le tipologie fisiche, maschi e femmine senza eccezioni.
In parole semplici si tratta di migliorare la propria forza fisica attraverso i 3 gesti fondamentali da gara di questo sport: lo squat, lo stacco da terra e la panca piana.
Il risultato è che col passare del tempo si riuscirà a muovere sempre più kg sul bilancere, migliorando al 100% vari aspetti del corpo, non solo estetici, ma anche coordinativi e metabolici.

Che vantaggi fisici e mentali può portare questo sport?

Come accennavo prima porta benefici su vari aspetti, sicuramente un aumento del tono muscolare ben distribuito sul corpo e una migliore elasticità dei muscoli, a patto che venga sempre rispettato il lavoro di mobilità precedete e antecedentemente all’allenamento.
C’è poi un miglioramento dal punto di vista mentale, nel senso che diventando più forti aumenta l’autostima delle nostre capacità, miglioriamo la qualità del sonno e del riposo, il metabolismo è più “acceso” e questo ci permette di consumare di più e goderci i nostri momenti di svago.

Quando hai iniziato il sollevamento pesi e perché hai iniziato con il powerlifting?

Mi sono approcciato al mondo dei pesi quando avevo 19 anni e non me ne sono più andato. Da allora è cambiato molto il mio modo di vivere la palestra, ho iniziato come tutti i ragazzini a fare una sorta di body building, all’epoca quello era il prodotto che offrivano i vari centri, col passare degli anni la voglia e lo stimolo che avevo nell’allenarmi andava scemando, dovendo fare tutta quella fatica solo per un risultato puramente estetico del mio corpo. Fu allora che scoprii il powerlifting, tramite un mio collaboratore facemmo un corso da istruttore dalla AIF (Accademia Italiana della Forza) e da li mi si aprì un mondo, una nuova visone dell’allenamento, molta più cura dei dettagli, molta più attenzione alla qualità dei movimenti, molta meno probabilità di infortunio, il tutto aumentando i carichi allenanti, quindi più kg sollevati ma con meno infortuni o dolori vari rispetto a prima.
La grossa differenza era che l’allenamento doveva migliorare una performance e non più la ricerca di fisico perfetto, quasi utopico, dove mai e poi mai sarei arrivato a un dunque. Ecco che col power potevi avere uno scopo, un risultato tangibile e concreto, la forza si può misurare, si può constatare, si possono vedere con costanza i miglioramenti negli allenamenti.

In che cosa consiste l’allenamento nel powerlifting e qual’è lo scopo di questo sport.

Lo scopo come già detto prima consiste nel gareggiare con altri atleti della propria categoria di peso età e sesso dove vince chi alza più kg sul bilancere nelle 3 discipline: squat, stacco da terra e panca piana. Durante gli allenamenti si cerca di lavorare molto con queste 3 alzate fondamentali, finito con queste si passa ai complementari, ottimi per mettere su tono muscolare nei punti carenti e sensibilizzare la resa in gara della performance. In media si va dai 3 a 5 allenamenti a settimana intorno le 2h a seduta.

In Italia è ancora uno sport ‘di nicchia’ o si sta diffondendo tra i giovani?

In italia per fortuna si sta facendo sentire a gran voce, dovuto al fatto che adesso in palestra c’è la possibilità di fare diverse cose, il settore si è molto specializzato. Sostanzialmente i giovani entrano in palestra e voglio “farsi il fisico” senza sapere bene come, ecco io cerco di dare loro gli strumenti per farlo ma al tempo stesso di diventare più forti e prevenire infortuni.
In pratica in palestra si viene per alzare pesi, perché a sto punto non farlo bene? Concludo dicendo che il power da anni sta cercando di entrare come disciplina alle olimpiadi e ha tutti i numeri per farlo.

C’è quale similitudine con il famoso CrossFit o non c’entra nulla?

Nel crossfit lo scopo è decisamente altro, chiudere i wod nel minor tempo possibile. Reputo questo un ottimo sport ma con un alto rischio di infortunio se fatto in maniera approssimativa. Da loro, il livello di tecnica è ancora più alta del nostro e credetemi quando dico che per fare squat con tanti kg c’è un lavoro dietro enorme con ore e ore di pratica e correzioni varie, figuriamoci per fare uno strappo o slancio, e per di più nel minor tempo possibile.
Comunque considero il crossfit un buon modo di fare palestra ma deve essere insegnato da professionisti. In comune abbiamo che anche loro usano i nostri 3 fondamentali, la panca piana da poco è stata inserita nel crossfit, per il resto gestiamo il lavoro in maniera diversa.

Come hai affrontato questo periodo di chiusura forzata delle palestre?

Come tutti in questo periodo è stata messa a dura prova la nostra voglia di muoversi e poter fare attività, per i più fortunati che avevano qualche attrezzo in casa è andata bene, per chi come me non aveva nulla, ci siamo dovuti arrangiare con tre elastici e tanta fantasia. Sicuramente 2 mesi di fermo sono troppi, però per vedere il bicchiere mezzo pieno, il corpo, le articolazioni e tendini hanno avuto modo di recuperare, e infine lo stress è sceso per i ritmi giornalieri più bassi. Ne ho approfittato anche per fare più mobilità e stretching, cosa sempre buona e sempre utile. Adesso che possiamo tornare in palestra il corpo recupera velocemente, nel giro di 3 settimane si può tornare quasi del tutto ai livelli di quando abbiamo lasciato.

Hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe avvicinarsi a questo sport?

Si, un consiglio che voglio dare a chi si avvicina a questo sport è proprio quello di avere pazienza, avere la volontà di mettersi in gioco e capire che i movimenti sono fondamentali, anche più importanti dei kg sollevati, una posizione errata, un set up asimmetrico può fare la differenza tra alzare o fallire un alzata, quindi curate molto i vostri movimenti sotto carico. E cercate allenatori tesserati ed esperti. Solo chi è atleta o è stato atleta può insegnare ad altri perché sa cosa si prova.

Grazie del tuo tempo e in bocca al lupo per il tuo futuro. Che la forza sia con te!

Grazie a voi per l’intervista, sempre, e con tutti voi!

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