Nella ricorrenza di una presunta «Giornata internazionale dei popoli indigeni» proclamata dalle Nazioni unite, i militanti identitari europei hanno voluto tappezzare le città di diverse nazioni del continente con lo striscione «Salviamo i popoli indigeni d’Europa».
Gli striscioni sono apparsi in tutta Italia e, tradotti, nelle principali città d’Europa.
“I nostri popoli sono le uniche comunità al mondo a cui sia negata la possibilità di rivendicare un’identità ancestrale, di preservare una relativa omogeneità etnica e culturale, di poter disporre del proprio destino in sede politica, economica, culturale, spirituale – si legge in una nota diffusa dal movimento. – In quanto identitari, non abbiamo problemi a riconoscere tale facoltà ai popoli degli altri continenti, ma riteniamo ipocrita che istituzioni sovranazionali e globaliste si preoccupino solo del destino di alcune comunità umane minoritarie, quando quotidianamente promuovono lo sradicamento in Europa. Il nostro intento non è tuttavia quello di appellarci vittimisticamente a tali istituzioni affinché siano loro a tutelare la nostra identità: al contrario, vogliamo fare un appello alle stesse popolazioni europee affinché prendano in mano il proprio destino, escano dal torpore e tornino finalmente protagoniste della storia”.