Oggi, in occasione della Giornata mondiale per i diritti dei bambini, diverse associazioni di genitori hanno organizzato un flashmob davanti al Comune di Torino. La manifestazione ha voluto portare l’attenzione su un problema grave: il rischio che i bambini vengano allontanati troppo facilmente dalle proprie famiglie, spesso in favore di un sistema che genera profitto.

L’accusa: affidi facili e mancanza di trasparenza

Secondo Matteo Rossino, da sempre attivo nella difesa dei diritti familiari, “troppi bambini finiscono in strutture che lucrano sulla loro permanenza. Alcuni operatori, che hanno lavorato in queste realtà, hanno ammesso che venivano incentivati a favorire affidi facili, senza sufficienti verifiche”.

Le accuse sollevano interrogativi sulla mancanza di trasparenza e controllo. “È un sistema su cui non si è ancora fatta abbastanza chiarezza”, ha dichiarato Rossino, ribadendo la necessità di un approccio diverso: aiutare le famiglie a mantenere i bambini a casa, quando possibile, con il supporto necessario.

Le richieste delle associazioni

Le associazioni hanno chiesto:

  • Maggiore supporto alle famiglie in difficoltà, invece di separazioni forzate.
  • Controlli più rigorosi sulle strutture che accolgono i bambini.
  • Politiche familiari più inclusive, che permettano di evitare interventi drastici.

Un sistema che deve cambiare

L’evento ha lanciato un appello forte e chiaro: “Basta speculare sui diritti dei bambini. Serve un sistema che metta al primo posto il benessere familiare”. La Giornata mondiale per i diritti dei bambini diventa così un’occasione per riflettere su come proteggere davvero i più piccoli, partendo dalla tutela della famiglia.

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