(Adnkronos) – Per il Made in Italy è "sempre un buon momento" negli Stati Uniti ma, rispetto al passato, quello americano è oggi un mercato "sempre più difficile e competitivo", dove solo le aziende "con le spalle larghe" resistono e che richiede "sostegno da parte del governo italiano". Sostegno che la premier Meloni, "la prima non-tecnica a guadagnarsi credibilità internazionale e che negli Stati Uniti gode di fortissimo rispetto e attenzione", sta dando alle nostre imprese. Giovanni Colavita è uno dei simboli dell'imprenditoria italiana negli States. Amministratore delegato negli Usa dell'omonima azienda olearia nata su impulso del nonno Giovanni in un piccolo paesino del Molise nel 1938, la Colavita è stato il primo brand italiano ad aver fatto conoscere l'olio extra vergine di oliva Made in Italy nel mercato americano. Una storia di internazionalizzazione di successo che il nipote del fondatore racconta in un'intervista all'Adnkronos.  Partita da un piccolo frantoio, oggi è presente in 70 Paesi, con tre stabilimenti in Italia (il principale a Pomezia) e tre negli Stati Uniti. L'azienda, che deve all'estero l'80% del fatturato (il 50% negli Usa), 15 anni fa ha acquisito il suo importatore negli Stati Uniti ed oggi è tra i marchi leader nella categoria 'olio, pasta e aceto' ed il più grande distributore di food italiano negli Usa, rappresentando solo clienti italiani: da Sperlari a Rio Mare, da Mulino Bianco a Perugina fino San Benedetto.  L'anima della Colavita resta però l'olio, sottolinea l'ad, indicando come l'azienda sia tra i primi brand online, con il 30% del fatturato legato proprio al retail online. Inoltre Colavita nel 2018 è entrata nel settore del wine con l'acquisizione della Panebianco che esporta vini di 42 produttori e 20 anni fa ha inaugurato il 'Colavita center', un centro per la formazione degli chef di cucina italiana situato all'interno del 'Culinary institute of America', definito dal New York Times l'Harvard della cucina mondiale. "Per il Made in Italy è sempre un buon momento negli Usa, ma allo stesso tempo è sempre più difficile. Non è più il mercato di 50 anni fa, è diventato molto più competitivo" e per questo motivo è "importante supportare le aziende italiane", indica Colavita, spiegando che per le piccole aziende "è difficile" competere a causa delle "spese enormi" che richiede stare in un mercato come quello americano. "Ma da questo governo è arrivata grande attenzione" alle aziende italiane all'estero, riconosce l'ad, ricordando che il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha visitato lo stabilimento della Colavita a Pomezia. "Siamo una realtà importante per il ruolo che svolgiamo per il brand italiano", scandisce Giovanni Colavita, evidenziando quanto sia apprezzato il lavoro del governo Meloni negli States.  "Essere una presidente del Consiglio donna le dà una grande attenzione, ma anche una grande responsabilità. E' una novità per l'Italia e la Meloni è riuscita a guadagnarsi una credibilità incredibile grazie alla sua grande determinazione", afferma Colavita, secondo cui "si possono non condividere le sue posizioni politiche – io stesso sono tra quelli che non l'ha votata ma oggi la voterebbe – Ma sono rimasto molto colpito dal modo in cui sta gestendo la politica internazionale".  L'imprenditore sostiene che negli Usa riconoscano alla premier e leader di Fdi "la capacità di guidare una coalizione non facile. Tanti amici in giro per il mondo mi danno conferma di questa grande positività e anche tanti italiani qui sono sorpresi dai risultati che sta ottenendo". Secondo Colavita, quello che apprezzano maggiormente gli americani della Meloni è "la sua autenticità, la sua determinazione e la capacità di gestire un periodo molto difficile per il nostro Paese". L'ad ritiene infine che i rapporti tra Italia e Usa vadano al di là del colore politico che controlla le rispettive amministrazioni a Roma e Washington e che non ci saranno scossoni dai risultati delle elezioni americane.  "E' trasversale il sostegno e l'amicizia verso l'Italia da parte dei due partiti, è indifferente che ci sia un governo democratico o repubblicano riguardo il sostegno all'Italia – conclude – Quello che conta molto è il grado di relazioni che il governo può stabilire non solo al massimo livello, ma con i vari uffici dell'Amministrazioni e anche su questo Meloni ha dimostrato grande capacità". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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