In questi giorni è in corso a Torino l’affissione di grandi manifesti ideati da Progetto Vivere Vegan, in collaborazione con The Pollination Project.
Dall’11 aprile, per una decina di giorni, in tre postazioni della città di Torino spicca la grande immagine di un ragazzo che abbraccia un maialino. Con una frase che recita: “Vegan – per tutti gli Animali umani e non umani, e per il Pianeta”.
E’ la nuova campagna “Vegan”, su grandi manifesti 6×3, lanciata da Progetto Vivere Vegan. Che ha come obiettivo quello di informare le persone sul veganismo, come scelta etica, pacifica ed ecologica. Ed è grazie alla collaborazione con l’associazione The Pollination Project, che ha sostenuto il costo di queste affissioni, che questo messaggio oggi è in tre importanti postazioni comunali.
L’iniziativa Vegan a Torino
“L’informazione corretta, soprattutto sui temi che riguardano la sorte di milioni di animali. Ma anche la salute del nostro Pianeta” racconta Dora Grieco, presidente di Progetto Vivere Vegan. Che continua “è alla base del cambiamento che tanto desideriamo e auspichiamo. E proprio con le scelte consapevoli di ognuno di noi possiamo fare la differenza. Ma per le persone è sempre più difficile ‘difendersi’ dalle pubblicità commerciali. Che, sicuramente per ciò che riguarda gli allevamenti, nasconde i trattamenti più drammatici ai quali sono sottoposti gli animali, esseri senzienti, per diventare prodotti di consumo. E anzi, sono continuamente veicolati messaggi ingannevoli, che ci raccontano di animali che vivono una vita lunga e felice. Per questo abbiamo ideato il progetto ‘Comunichiamolo’, campagne di controinformazione attraverso l’affissione di grandi manifesti.
L’immagine scelta per la campagna
“L’immagine del ragazzo che abbraccia il maiale, in segno di protezione ma anche di affetto, coglie un momento che poche persone immaginano possibile”. Continua Francesco Cortonesi, portavoce dell’associazione. “Perché per molti i maiali sono essenzialmente animali da mangiare e ancora ritenuti esseri sporchi e insensibili. Ma così non è. Chi vuole informarsi può facilmente vedere sui social quanto un maiale possa essere così simile ad un cane. Nel gioire, nel relazionarsi, ma anche nel godere di quei piccoli piaceri quali apprezzare il calore del sole o sentire la freschezza dell’aria. Cose apparentemente banali ma essenziali per la vita di qualsiasi essere vivente”.
“Negli allevamenti, ai maiali – ma è così per tutti gli altri animali cosiddetti da reddito – è negata ogni dignità e ogni libertà. Ma anche ogni possibiltà di relazionarsi con i loro simili e con il proprio nucleo familiare. Basti pensare ad esempio alle scrofe: immobilizzate in strette gabbie per tutto il periodo della gestazione. E poi private dei propri cuccioli”.
“Per quello che riguarda la salute del nostro Pianeta in relazione alla scelta Vegan”, conclude Dora Grieco, “è sotto gli occhi di tutti quanto siano dannosi gli allevamenti in termini di spreco di risorse, inquinamento, diffusione dei virus. La soluzione l’abbiamo a portata di mano ed è la scelta Vegan”.