La stretta sul Green pass, in vigore da domani con il nuovo il nuovo decreto governativo approvato il 16 settembre scorso, potrebbe portare a un “venerdì nero”. Il decreto, ricordiamo, stabilisce l’obbligo del certificato verde per tutti i lavoratori, sia nel settore pubblico che nel privato.

E così fra gli scioperi e manifestazioni “no pass” anche non autorizzati, i principali snodi commerciali di trasporto merci e di logistica, potrebbero rimanere paralizzati. I dati parlano chiaro: in Italia a fermarsi potrebbero essere circa in 130mila, cioè il 30% che non si è vaccinato. A ciò vanno aggiunti i camionisti camionisti russi, polacchi e turchi, in molti casi vaccinati con Sputnik. Il siero russo non è valido per il Qr Code e quindi per poter lavorare in Italia.

Paralisi in vista quindi per la logistica: a rischio i rifornimenti nei supermercati, nelle stazioni di benzina e il blocco delle industrie.

Green Pass, i problemi per i lavoratori di Torino

Per quanto riguarda Torino, rischio anche per i trasporti pubblici. “Domani potrebbe essere un ‘venerdì nero’ – ha commentato Andrea Forneris della segreteria Faisa Cisal di Torino – il pericolo è che potrebbero saltare molti turni con inevitabili disagi per l’utenza. Abbiamo parlato con l’azienda che non ha dato disponibilità per un aiuto economico per sostenere il costo dei tamponi per i lavoratori che sono sprovvisti di vaccino. Abbiamo chiesto se fosse possibile fare delle convenzioni con le farmacie ma l’azienda non può sostenere il costo. Temiamo che non solo Venerdì ci sarà il disagio ma potrebbe durare molto tempo”.

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