La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle “Vittime dell’Heysel”. Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la vita a tanti tifosi.
La Regione vuole ricordare tutte le vittime dell’Heysel perché lo sport non sia mai più pretesto per violenze brutali
Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel, istituisce la giornata in memoria delle “Vittime dell’Heysel”. Nella data simbolo del 29 maggio di ogni anno. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell’Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport. E contrastare ogni forma di violenza nelle competizioni sportive. Con l’emendamento si intende istituire la giornata del ricordo delle 39 vittime dello stadio Heysel di Bruxelles. Che persero la vita il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. Questa giornata ha lo scopo di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport. Come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive.
Vittime Heysel: gesto simbolico ma anche pratico
“Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico. Istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata. Ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti”. Affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare quanto accaduto, e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci. Per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere”.