Quarant’anni fa il terribile incidente nel quale rimasero uccise tre persone amiche dell’allora comico Beppe Grillo fra cui un bambino di 9 anni. Per quell’incidente il comico Genovese fu condannato per omicidio colposo plurimo.

La sua Chevrolet precipitata in un precipizio per oltre 150 metri è rimasta così incastrata per tutto questo tempo fra le montagne di Limone Piemonte: l’attuale fondatore del Movimento 5 Stelle, cercò al tempo di salire con la sua vettura con a bordo i suoi amici la via del Sale, quando il veicolo cominciò inesorabilmente a scivolare sul ghiaccio verso il precipizio. Poco prima del baratro Grillo saltò via dalla vettura, mentre i suoi tre amici precipitatarono giù trovando la morte.

Il tribunale lo condannò in appello nel 1985 a 14 mesi con la condizionale, condanna confermata in cassazione tre anni dopo per la sua imperizia nell’affrontare la salita in condizioni così difficili.

Oggi a quaranta anni di distanza, il sindaco di Limone Massimo Riberi, invita il comico a recuperare la carcassa della sua auto ben visibile e meta di un macabro turismo tra l’altro decisamente pericoloso: “Quello non è un trofeo, sono morte alcune persone – dice – eppure la gente si ferma e in quel punto della strada così stretto, c’è sempre il rischio che qualcuno possa farsi male”. Quel terribile 7 dicembre 1981 nell’incidente persero la vita Renzo Giberti, 45 anni, ex calciatore del Genoa, sua moglie Rossana Quartapelle, 33, e il figlio Francesco, di 9 anni. Erano in macchina con Grillo diretti a Baita 2000. Continua così il primo cittadino: “voglio contattare Beppe Grillo per chiedergli di rimuovere quei rottami, credo che ormai sia anche suo interesse – prosegue il primo cittadino – Dopo quarant’anni non c’è ragione perché quell’auto resti lì, quindi cerchiamo di trovare una soluzione per rimuoverla”.

Il sindaco vuole che sia il comico genovese ad accollarsi i costi della rimozione, un’operazione per nulla semplice visto che le lamiere si sono incastrate nella roccia. “Andranno segate qui sul posto e poi trasportate sulla strada a pezzi – dice ancora Riberi – Ora devo capire come muovermi, contatterò la segreteria di Grillo”.

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