“Adesso, basta”: inizia così il post su Facebook contro gli automobilisti della Appendino direttamente dalla sua pagina ufficiale. La polemica nasce dal fatto che molti in città hanno fatto notare in questi mesi al sindaco 5 stelle che le soluzioni adottate per la cosiddetta mobilità sostenibile, dai monopattini elettrici che sfrecciano senza regole in ogni sede stradale e ciclabile, alle biciclette che nessuno sanziona in caso di infrazioni, alle ciclabili quantomeno discutibili per il loro collocamento (vedi Corso Lecce, via Nizza e piazza Rivoli) fino ai famigerati controviali a 20 all’ora, sono frutto di una politica a senso unico che non tiene conto della reale condizione della viabilità torinese, creando disagi e malumori fra gli automobilisti e i pedoni. Se a ciò si aggiungono le strisce blu che ormai toccano quasi la periferia e la Ztl allungata che ha fatto insorgere i commercianti del centro, ecco che in fatto di viabilità la Appendino ha creato parecchi malumori non solo fra i suoi avversari, ma anche in chi l’ha votata per poi pentirsene amaramente.

Il post prosegue con un elenco di incidenti accaduti in città durante l’estate, come in Piazza Rivoli con la serie di monopattini investiti anche per la conformazione stessa della ciclabile – progettata probabilmente in maniera ideologica senza tener conto realmente della scarsa visibilità della piazza – e agli incidenti nelle varie vie diventate pedonali o ciclisti investiti mentre percorrevano una ciclabile.

Poi parte con un’accusa sia a una certa informazione che agli automobilisti, rei secondo il sindaco di non rispettare le regole e di “crearsi degli alibi esterni”, e da qui il suo ennesimo affondo ai possessori di veicoli a motore: “e quando inizieremo, con forza, a chiedere a tutti di rispettare le regole e, in particolare a chi conduce veicoli a motore, di andare piano, rispettando i limiti, i semafori, i divieti e le precedenze?”.

Il post continua con un elenco di numeri sugli incidenti stradali nel 2019 e con un affondo finale:” lo vogliamo fare questo passo culturale o ci toccherà continuare a leggere questi numeri accompagnati da articoli che, fra le righe, ci dicono che la colpa è di tutti tranne che dei conducenti che non rispettano le regole?”.

La Appendino non menziona minimamente quindi l’anarchia di regole che vige per i conducenti di monopattini come qualcuno gli fa notare in risposta al post, dove molti utenti non prendono per niente bene questa crociata anti automobilisti, che ormai da tempo la giunta pentastellata ha deciso di perpetrare con decisione.

Non manca chi fa notare che nessuna autorità controlla i monopattini indisciplinati, che viaggiano pericolosamente sui marciapiedi o contromano a velocità sostenuta. E poi le ciclabili in corso Lecce piazza Rivoli e via Nizza al centro continuamente di polemiche da parte di cittadini e commercianti. Insomma, secondo molti le “misure per la sostenibilità”, hanno creato un sacco di confusione e in taluni casi sono addirittura pericolose. Il frutto di una politica che ha il prosciutto sugli occhi e che ha creato parecchi malumori nella società Torinese, da come si evince dai quasi duemila commenti in risposta al post del sindaco di Torino.

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