La Diocesi di Torino ha ufficialmente confermato la disponibilità dei locali della Curia Arcivescovile, situati accanto alla Chiesa del Santo Volto in via Val della Torre 3, per ospitare il nuovo Ufficio Immigrazione della Questura. Gli spazi, che coprono una superficie di 2.900 metri quadri, saranno pronti per l’utilizzo a partire dall’autunno prossimo.

La decisione arriva in risposta all’attuale emergenza, che ha visto centinaia di persone in coda, persino durante la notte, per il rinnovo o rilascio dei permessi di soggiorno. La prefettura, in collaborazione con la Diocesi, sta lavorando per formalizzare l’accordo, che consentirà di aprire più sportelli dedicati ai servizi per i cittadini stranieri.

Il ringraziamento della FSP Polizia di Stato

Luca Pantanella, Segretario Generale della FSP Polizia di Stato di Torino, ha espresso pubblicamente gratitudine alla Diocesi per l’importante contributo:
“Questo gesto ci permetterà di migliorare i servizi offerti, sia ai cittadini stranieri che italiani, affrontando in modo più efficace le problematiche legate all’immigrazione.”

La dichiarazione di Pantanella sottolinea come, nonostante le difficoltà logistiche degli ultimi tempi, la Polizia abbia continuato a svolgere il proprio compito con dedizione. Gli spazi aggiuntivi offriranno un’opportunità concreta per rafforzare l’integrazione e potenziare i controlli contro l’illegalità.

Critiche al Comune di Torino

La FSP Polizia, tuttavia, non ha mancato di evidenziare il silenzio e l’inerzia del Comune di Torino. Secondo Pantanella, l’amministrazione guidata dal sindaco Lo Russo non ha risposto adeguatamente alle ripetute richieste di supporto:
“È paradossale che un’amministrazione che parla di accoglienza e inclusione non intervenga per risolvere le problematiche logistiche e operative che minano la sicurezza e il benessere della città.”

L’accusa si concentra anche sull’apparente priorità data a realtà come Askatasuna, rispetto alle necessità essenziali della comunità.

Un passo avanti per la sicurezza e l’integrazione

Con i nuovi locali messi a disposizione dalla Diocesi, l’obiettivo sarà migliorare la gestione dei flussi migratori e garantire un processo di integrazione reale per chi rispetta le regole. Pantanella auspica che questa iniziativa possa rappresentare l’inizio di un cambio di approccio da parte delle istituzioni cittadine, verso una collaborazione concreta con le forze dell’ordine.

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