In questi giorni si disputa una delle gare più affascinanti per tutti gli amanti dei motori e dell’avventura. Ovviamente nel 2022 si parla più di evento sportivo, piuttosto che di un’avventura tra i piloti e le dune del deserto, grazie alle tecnologie di navigazione. Ma quella gara che tutti conoscono come Parigi – Dakar com’è nata?

Parigi Dakar, le origini

Siamo nel 1977 ed il francese Thierry Sabine decise di compiere un’impresa epica a bordo della sua fidata Yamaha XT 500. Così, dopo essersi iscritto al Rally Raid con partenza da Abidjan (la città più popolosa e l’ex capitale della Costa d’Avorio) per giungere a Nizza (in Francia), i piloti percorsero le tortuose ed inesplorate strade che tagliavano in due il deserto. La tecnologia dei tempi si riduceva a mappe, bussola ed orologio, il tutto completava un gran senso di orientamento. Gare per veri temerari e forse oggi diremmo: robe da pazzi!

Ma durante il Rally Sabine si staccò dal gruppo, e ben presto perse la giusta direzione. Questione di attimi e si ritrovò da solo nel bel mezzo del deserto. Nel tentativo di recuperare la rotta, fu vittima di un incidente nel quale perse gli unici sistemi che potevano aiutarlo nella navigazione verso il traguardo. Per il giovane pilota restava una cartina e nessun punto di riferimento. Decise di non arrendersi e di salire in moto nel tentativo di incrociare qualche villaggio aldilà delle dune.

Si affidò completamente alla buona sorte finché il sole avrebbe permesso di proseguire. Nei giorni successivi cibo ed acqua iniziavano a scarseggiare e proseguire nella sabbia era diventato difficile. Scelse di continuare a piedi, cercando di mantenere la lucidità per idratarsi e tenere il corpo più in forma possibile in quelle condizioni così precarie.

Una nascita estrema

La Parigi – Dakar nacque in quei momenti di difficoltà e ma anche di piacere nell’affrontare una situazione così estrema. Ma quell’idea prendeva forma, ed era lì che Sabine si immaginava la gara più epica di sempre, tra rumore di motori e polvere. In cui i piloti avrebbero dovuto cercano la giusta direzione in un ambiente estremo sia per la guida sia per l’uomo.
Quando finalmente venne ritrovato dopo giorni da una squadra di soccorsi, venne portato in Francia e salvato. Ma quell’idea era ben chiara nella mente di Sabine.

Il 26 dicembre 1978, 182 equipaggi si presentarono al via e diedero l’inizio ad un sogno che percorreva il percorso inverso: da Nizza ad Abidjan. Dal 1979 la gara prese il nome di “Oasis” per via dello sponsor principale a supporto della gara. Divenendo Parigi – Dakar nel corso dell’edizione successiva.

Il 14 gennaio 1986 l’elicottero con a bordo Thierry Sabine, che stava cercando di soccorrere un equipaggio vittima di un incidente, viene sorpreso da un’improvvisa tempesta di sabbia. Il velivolo si schiantò al suolo e tutti e cinque i componenti a bordo perdono tragicamente la vita.

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