L’ostracismo mediatico è il regalo avvelenato della post-democrazia. L’esclusione dal diritto civile costituzionalmente garantito di elettorato passivo viene ormai attuata in forma palese da massmedia e canali di informazione multimediale i quali non si creano scrupoli nel creare artificialmente condizioni di preclusione od estromissione dalla vita politica di coloro che vengono reputati nemici del “pensiero unico”.
È quanto accaduto oggi a Matteo Rossino che ha scoperto, a sua insaputa, di essere un candidato al Consiglio Comunale e, nel contempo, di essere al centro di una polemica alla quale è estraneo semplicemente perché, al momento, non ha ufficializzato alcuna candidatura.
Il falso scoop giornalistico parrebbe essere stato utilizzato strumentalmente per creare il presupposto mediatico per la sua esclusione “cautelativa” dalla vita politica. Non so se il comportamento del giornalista verrà perseguito dall’Autorità Giudiziaria per quella che parrebbe configurarsi come una alterazione delle dinamiche elettorali proprie di una democrazia rappresentativa, ma nutro la sempre maggiore consapevolezza che l’ombra oscura del totalitarismo stia ormai avvolgendo ogni nostra libertà civile.