Fausto Coppi nasce a Castellania, in provincia di Alessandria, il 15 Settembre del 1919, quarto figlio dei cinque di Domenico Coppi e Angiolina Boveri ( i fratelli e sorelle sono Livio, Dina, Maria e Serse).
A tredici anni lavora come garzone in una salumeria di Novi Ligure ed uno dei suoi compiti è quello di provvedere alle consegne del negozio, iniziando così a macinare chilometri in sella.

A Novi Ligure incontra Biagio Cavanna, già massaggiatore di Girardengo e Guerra , che sarà il suo “scopritore” ed il primo a credere in lui.

Fausto Coppi e gli inizi col ciclismo

Fausto Coppi pare avere un fisico fragile (ed in parte è vero, basti vedere l’elenco dei suoi infortuni) ma nello stesso tempo ha delle caratteristiche che lo rendono adatto alle gare di resistenza sotto sforzo. Una notevole agilità muscolare, gambe lunghe e sottili e un sistema cardiorespiratorio fuori dal comune grazie al torace ampio, la capacità polmonare ed il bassissimo valore delle pulsazioni cardiache al minuto misurate a riposo.

Inizia a correre nel 1937 e passa professionista nel 1939 iniziando a collezionare le prime vittorie.

Con Bartali

Nel 1940 passa in forza alla Legnano, la squadra di Gino Bartali. Ed è con questa maglia che nel Giugno del ’40 vince il suo primo Giro d’Italia. Fausto Coppi a soli vent’anni è il più giovane vincitore di un Giro d’Italia.

Nel Novembre del 1942 Coppi tenta con successo di far suo il record dell’ora. Il 7 Novembre sulla pista del Velodromo Vigorelli di Milano coglie anche questo successo.

La guerra

A questo punto, purtroppo, la guerra prende il sopravvento e Fausto Coppi deve partire per l’Africa Settentrionale come caporale della divisione “Ravenna”.
Fatto prigioniero dagli inglesi, torna in Italia nel febbraio del 1945 e, ricevuta in regalo una bicicletta grazie all’interessamento della “Gazzetta dello Sport”, ricomincia a correre ed a vincere.
Sempre nel 1945, al termine della guerra, Fausto Coppi torna a casa e si sposa con Bruna Ciampolini.

Nel 1946, alla ripresa dell’attività professionistica, Fausto Coppi lascia la Legnano di Bartali e firma per la Bianchi (la famosa “maglia bianco­celeste”). L’esordio avverrà alla Milano-Sanremo vinta dopo una fuga solitaria di 150 Km. E con un distacco di 14 minuti sul secondo arrivato.

La consacrazione a “il Campionissimo”

Dopo un’altra vittoria nel Giro d’Italia del 1947 il 1949 è l’anno della definitiva consacrazione per Fausto Coppi. Milano­-Sanremo, Giro d’Italia e Tour de France sono le vittorie più importanti. Nessuno prima di lui era riuscito a centrare la doppietta Giro­Tour nello stesso anno, ormai Fausto Coppi è per tutti il “Campionissimo”

Il 1950 sarà segnato dalla tripla frattura al bacino che il Campionissimo si procura durante la tappa di Primolano al Giro d’Italia mentre il 1951 sarà ancora più tragico a causa della morte del fratello Serse Coppi che, il 29 giugno, durante il Giro del Piemonte cade a 2 km dall’arrivo scivolando a causa di una rotaia del tram.
Pur avendo battuto la testa, Serse Coppi si rialza si rialza e termina la gara ma la sera stessa, in albergo, muore per emorragia cerebrale.
Anche se sconvolto e pensando di abbandonare le corse, il Campionissimo dopo pochi giorni si presenta al via del Tour de France ma tra alti e bassi lo conclude al decimo posto a 46 minuti dal primo arrivato, Louison Bobet.

Le ultime vittorie

Nel 1952 Fausto Coppi torna ad essere il Campionissimo e per la seconda volta centra la doppietta Giro d’Italia-Tour de France. Ma pochi giorni dopo la fine della Grande Boucle cade durante una riunione in pista a Perpignano fratturandosi scapola clavicola sinistra.

Con il 1953 arriva la quinta vittoria nel Giro d’Italia e soprattutto il campionato del mondo su strada a Lugano.
Ma è proprio in questa occasione che inizia ad apparire a fianco di Fausto la Dama Bianca: è l’inizio della storia d’amore più discussa del ciclismo, quella fra Fausto Coppi e Giulia Occhini.

La nuova storia d’amore

Gli anni successivi da un lato vedono l’inizio del declino. Le vittorie del Campionissimo diminuiscono ma di Fausto Coppi si parla e si scrive sempre di più a causa della sua storia d’amore. Essendo entrambi già sposati quanto accade fra loro viene violentemente avversato da gran parte dell’opinione pubblica ed il marito di Giulia Occhini denuncia entrambi.
Questo porta a perquisizioni notturne, all’arresto di Giulia Occhini ed infine ad un processo al termine del quale entrambi vengono condannati con la sospensione della pena.
Riusciranno poi a sposarsi in Messico ed il loro figlio Angelo Fausto Coppi detto “Faustino” nascerà poi in Argentina così da poter prendere il cognome Coppi, cosa che sarebbe stata impossibile in Italia.

La malaria

Nel Dicembre del 1959 Fausto Coppi parte con alcuni amici per una viaggio in Africa. Per partecipare ad una competizione ad Ouagadougou ed in seguito ad una battuta di caccia. La caccia era un’altra sua grande passione.

Tornato in Italia il Campionissimo cade ammalato con febbre alta. Si tratta di malaria, contratta in Africa, ma i medici sbagliano diagnosi e la curano come una forte influenza. Fausto Coppi morirà alle 8:45 del 2 gennaio 1960, all’età di quarant’anni.

Verrà sepolto a Castellania.

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